PALIO, SALE LA TENSIONE TRA LE CONTRADE RIVALI

News inserita il 01-07-2018 - Palio

Nessuno si deve sorprendere ed intimorire

Stamani i due quotidiani cartacei senesi alzavano una identica “civetta”: “Sale la tensione fra le rivali sul Campo”. Niente di eccezionale – dico io – e ci sta, con tre accoppiate di acerrime rivali fra i canapi, che la calma piatta alla quale ci siamo abituati si trasformi in un ribollir dei tini. E' Palio, insomma, e nessuno si deve sorprendere ed intimorire.
A me è piaciuta la schermaglia messa in mostra nella febbrile galoppata fra Valdimontone e Nicchio.

Gingillo ha tenuto a bada l'arrembante Trecciolino, curandone traiettorie e velocità. Il suo Remistirio non è parso assolutamente inferiore al Tabacco dei Pispini, anche se il vecchio “imperatore” si è preso la soddisfazione di un sorpasso inutile ma rinfrancante all'ultimo colonnino.
Il Nappa Chessa, insieme alla sua Contrada, la Tartuca, ha giocato a carte scoperte. Ha scalato per due volte otto posizioni fra i canapi accostandosi alla rivale Chiocciola, con l'intento di mettere ansia e trepidazione nella testa di Turbine che almeno al primo tentativo di Nappa è parso un attimo sorpreso. Ora il Mannucci sa cosa lo può aspettare fra i canapi domani sera. Non avrà vita facile...tutt'altro... ma come si dice “uomo avvisato mezzo salvato” e allora Elias si prepari mentalmente e con coraggio alla probabilissima tenzone.
Il Palio va e i barberi scorrono sul tufo, mettendo in mostra, alcuni non tutti, le loro belle caratteristiche.
I due “Rocchi” mettono tutti d'accordo. Sono due buonissimi soggetti, forse già in grado di scrivere qualcosa di importante sullo “scarabocchio” di Emilio Giannelli. Insomma Drago e Leocorno sugli scudi! Più scorretto, almeno alla mossa il bel tenebroso Sorighittu della Lupa, ma quando stende è bello a vedersi. Certo l'incognita fra i canapi ne condizionerà, se del caso, la carriera.
Sulla svelta cavallina della Giraffa sappiamo tutto e di più. Si dice che “soffra” il terzo giro. La monta Scompiglio, un fantino non propriamente leggero, ma se Lui l'ha scelta vuol dire che ci crede e la Contrada di Via delle Vergini diventa, come al solito, una pretendente alla vittoria.
Più coperto mi pare l'Istrice con Trattu anche se da Salasso ci si può aspettare qualsiasi cosa, così come non mi pare barbero di peso il Rombo di Castelvecchio, forse votato ad una carriera “contro” più che ad una carriera per provare a vincere.
Chi non ha il minimo problema è il Tittia sul maturo Porto Alabe. Occhio all'Oca, allora, perchè in Fontebranda quando capitano le occasioni giuste difficilmente se la lasciano sfuggire...
Il pensierino finale lo dedico al mossiere. Magni ha finora rispettato le consegne dei Capitani e i fantini sembrano dargli retta. Ma c'è un ma...il “finora”, perchè domani sarà tutta un'altra cosa. Cambia l'atmosfera, sale la tensione e il mossiere resta, come sempre, un uomo solo sul Verrocchio. Tocca a a Lui dimostrare di avere coraggio e nervi saldi. AUGURI!

Roberto Morrocchi

 

 

 

Galleria Fotografica

Web tv