Dal 3 al 5 luglio il congresso "Siena Osteo-Reuma" riunisce specialisti di diverse discipline per discutere diagnosi, terapie e innovazioni nella cura della fragilità ossea
Siena capitale della ricerca su osteoporosi e fragilità ossea: esperti da tutta Italia a confronto
Dal 3 al 5 luglio Siena ospita il congresso “4° Siena Osteo-Reuma, le osteoporosi: unmet needs”, un evento scientifico che richiama nella città toscana specialisti da tutta Italia per discutere le sfide ancora aperte nella diagnosi e cura dell’osteoporosi. L’incontro si svolge all’Hotel Four Points by Sheraton e ha come responsabile scientifico il professor Bruno Frediani, direttore della Reumatologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese.
«Nel campo delle malattie delle ossa ci sono ancora molte domande senza risposta», spiega il professor Frediani. «Ad esempio, è necessario migliorare gli strumenti per valutare la qualità dell’osso e per seguire i pazienti nel tempo, trovare i migliori metodi per calcolare e monitorare il rischio di fratture, e capire meglio il ruolo di alcuni esami specifici nella gestione personalizzata del paziente. Inoltre, nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale potrebbero offrire un supporto concreto per valutare le fratture da fragilità».
Il congresso ha un approccio multidisciplinare e coinvolge medici di diverse specializzazioni: reumatologi, ortopedici, endocrinologi, geriatri, fisiatri, medici di base, internisti, medici legali, esperti in medicina nucleare e radiologi.
Oltre agli aspetti diagnostici, durante le tre giornate si parlerà anche delle cure: come ottimizzare l’uso dei farmaci che stimolano la formazione di nuovo osso, come gestire le terapie nel tempo, quando interromperle o cambiarle, e come valutare se stanno funzionando. Si affronteranno anche temi delicati come la gestione delle forme secondarie di osteoporosi, gli effetti collaterali dei farmaci nei pazienti con più malattie e l’applicazione corretta delle normative sanitarie legate al trattamento (come le note 79 e 66).