Per detenzione ai fini di spaccio di cocaina e hashish. Uno di loro nascondeva la droga sotterrata fuori dal cimitero
Questa mattina, la Polizia di Stato di Siena ha concluso un’importante operazione antidroga, eseguendo sei misure cautelari nei confronti di altrettanti individui, tutti accusati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina e hashish.
L’inchiesta, avviata alla fine del 2022, è stata condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Siena, che ha intensificato le attività di monitoraggio nei primi mesi del 2023. Le indagini hanno coinvolto cittadini italiani di età compresa tra i 24 e i 29 anni, residenti nella provincia di Siena.
Attraverso intercettazioni telefoniche, ambientali e l’utilizzo di telecamere nascoste, gli investigatori hanno documentato il funzionamento di un’organizzazione ben strutturata. Le prove raccolte hanno permesso di ricostruire il ruolo di ciascun sospettato, individuando due distinti gruppi di spacciatori, collegati tra loro da fornitori e intermediari.
Tra i casi più singolari emersi c’è quello di un 40enne originario dell’Est Europa, residente in provincia di Siena, che custodiva la cocaina in barattoli sepolti sotto il terreno del muro perimetrale del cimitero De’ Renai. La Polizia, grazie a telecamere nascoste, ha sequestrato circa 130 grammi di cocaina divisa in involucri pronti per la cessione.
L’operazione ha portato a numerosi arresti in flagranza. A marzo, un 26enne è stato sorpreso in zona San Miniato con 170 grammi di cocaina, 300 grammi di marijuana e quasi mezzo chilo di hashish. Due mesi dopo, due giovani donne della provincia di Siena, rispettivamente di 23 e 25 anni, sono state scoperte con oltre 26 chilogrammi di hashish, nascosti principalmente in un frigorifero, e 37.000 euro in contanti.
Le indagini hanno inoltre identificato il presunto fornitore dell’hashish, un 24enne destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari, e due giovani della provincia di Roma, di 23 e 24 anni, ritenuti responsabili della fornitura di cocaina.
In totale, sono 18 le persone indagate, quattro delle quali donne. Il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto per sei di loro misure cautelari, tra cui arresti domiciliari, obbligo di dimora con permanenza notturna, e divieto di dimora nel comune di Siena.
Si rappresenta che il procedimento penale verte nella fase delle indagini preliminari e che, per il principio della presunzione di innocenza, la responsabilità delle persone sottoposte ad indagini sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.