OK MUSICA: IL VIAGGIO ASTRATTO DEI RED LIGHT SKYSCRAPER

News inserita il 05-07-2019 - Ok Siena - Rubrica OK musica

2013, Siena, quattro ragazzi e la voglia di fare musica 

Foto di Senio Firmati 

Ok Siena, nella rubrica Ok Musica, dedica spazio agli artisti del nostro territorio. 

Tutto è iniziato nel 2013 quando quattro ragazzi si sono incontrati e hanno deciso di dare vita ad un progetto di musica post-rock strumentale. Da quel momento il loro percorso è stato inarrestabile; numerosi palchi e concorsi, tra cui nel dicembre 2016 l'apertura del concerto del decimo anniversario dei Ministri all'Auditorium Flog di Firenze e la partecipazione al festival Italian post-rock movement a fianco di artisti come The Chasing Monster e Il Giardino degli Specchi a Trieste nel novembre 2018. Numerose anche le pubblicazioni tra singoli e album; nell'ottobre del 2017 grazie ad una campagna Musicraiser rilasciano il primo progetto "Still the echo" contenente 7 tracce e a gennaio di quest'anno pubblicano un nuovo brano "Matisse". Tanta energia e tanta passione dunque si concentrano in questa formazione composta da i due chitarristi Jacopo Palumbo e Carlo Parillo, il batterista Matteo Vispo e il bassista Leonardo Bindi; una pulsante creatività che sfocia in una musica che si distende sugli echi delle chitarre e che vuole prendere il pubblico sottobraccio per trasportarlo altrove, in un mondo tutto suo. 

Avete scelto "Red Light Skyscraper" come nome rappresentativo del vostro progetto; perché?

Il nome deriva da un panorama notturno visto anni fa a Bologna; un grattacielo illuminato da luci rosse. Il nome ci è piaciuto sin da subito per l'immagine onirica che comunicava.

Come vi siete avvicinati alla passione per la musica e quali sono stati i vostri percorsi?

Ci siamo avvicinati alla musica in età adolescenziale; alcuni attraverso le audiocassette, altri con i primi compact disc e mp3. Poi sono arrivati in regalo i primi strumenti musicali e da lì non ci siamo più fermati!

Come si è formato il gruppo?

Dopo un incontro a Siena. Fino a quel momento nessuno di noi si conosceva. Avevamo semplicemente molta voglia di creare un progetto musicale che potesse darci la libertà di sperimentare e trovare un nostro sound. Suonare musica strumentale ha allenato la nostra creatività.

Quali sono le vostre icone musicali e gli ascolti che vi hanno maggiormente influenzato?

Ognuno di noi è stato influenzato da un diverso genere musicale: c'è chi si è avvicinato al blues, chi al grunge, ma anche al crossover. Seguire solo la musica strumentale è per noi molto riduttivo! Ascoltiamo infatti generi musicali diversi cercando costantemente nuove ispirazione.

Quali sensazioni, idee o messaggi vorreste comunicare al pubblico?

Ogni nostro concerto dovrebbe comunicare emozioni introspettive: serenità, energia, nostalgia e riflessione. Durante i live accade che alcuni dei nostri brani tocchino le corde interiori di certi ascoltatori, ma può anche succedere il contrario; è una sensazione totalmente soggettiva. Lasciarsi trasportare o meno dal flusso della musica dipende dal proprio stato emotivo.

Foto di Leonardo Trovó

A cosa vi ispirate nella costruzione dell'immagine del vostro progetto? Visivamente cosa sono i "Red Light Skyscraper"? 

Visibilmente un viaggio astratto, che può essere associato ad uno spazio urbano, all'universo, ma anche a fondali oceanici. Questo lo lasciamo decidere all'ascoltatore che, libero da ogni influenza, vede ciò che più gli appartiene interiormente.

Quali sono gli aspetti positivi e negativi di essere artisti indipendenti?

Partiamo dagli aspetti negativi: la difficoltà di trovare chi ti finanzia e quella di accedere ad un vasto pubblico. D'altro canto, essere artisti indipendenti permette anche di gestire in autonomia i propri tempi di produzione, senza essere vincolati da qualcun altro. 

Recentemente abbiamo assistito alla chiusura di due locali importanti per la musica live a Siena. Cosa pensate a riguardo? Secondo la vostra opinione quali azioni dovrebbero essere intraprese per promuovere la musica dal vivo nella nostra città? 

Tutta la scena musicale senese è rimasta colpita da quanto accaduto negli ultimi mesi. Una sana convivenza tra musica e cittadini può essere costruita sulla base di un rapporto di fiducia; il dialogo è molto importante per condividere idee innovative e passioni. Del resto la musica arricchisce una città intera. Per questo motivo crediamo che i locali e l'organizzazione di festival siano decisivi per il mantenimento e lo sviluppo di questa forma d'arte. Il "Vivi Fortezza", ad esempio, è stato un bellissimo evento! La svalutazione delle band locali, invece, rappresenta un atteggiamento limitante per la crescita delle stesse.

Quali sono i vostri progetti futuri?

Siamo in piena fase di scrittura di nuovi brani! Sentiamo un grandissimo bisogno di proporre pezzi inediti al nostro pubblico. Potremmo affermare di essere in una fase evolutiva; siamo proiettati verso un livello superiore di crescita artistica. In autunno si riparte con i concerti e altre novità. Tenetevi pronti!

Francesca Raffagnino

 

 

 

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