NUBIFRAGIO, DANNI AGRICOLTURA. CIA SIENA: "COMPROMESSA PARTE FINALE VENDEMMIA"

News inserita il 18-10-2024 - Attualità Siena

Problemi a strutture e aziende nella piana di Sovicille, Rosia e dintorni

Cia Siena

Il violento nubifragio che ha colpito Siena e le zone circostanti, in particolare Sovicille e la Valdelsa, ha avuto un impatto devastante sull'agricoltura locale, compromettendo gravemente le ultime fasi della vendemmia.

Secondo Federico Taddei, presidente di Cia Agricoltori Italiani di Siena, i principali problemi riguardano le aziende che non hanno ancora terminato la raccolta delle uve. “Quest’anno la vendemmia è già in ritardo rispetto alla media – spiega Taddei – e le importanti precipitazioni di ieri potrebbero aver definitivamente compromesso la stagione. I grappoli sono stati rovinati dalle forti piogge, mentre l’eccesso d’acqua aumenta il rischio di muffe, influenzando negativamente la qualità dell’uva. Purtroppo, l'uva rimasta nei campi è ormai completamente infradiciata”.

Il maltempo ha avuto effetti anche sulle attività post-raccolta, con problemi alla rete elettrica che hanno paralizzato il lavoro in alcune cantine. “In molte strutture è venuta a mancare la corrente – continua Taddei – e i lavori post vendemmia sono stati sospesi. In queste condizioni non possiamo fare altro che attendere che la situazione torni alla normalità”.

Oltre ai danni alla vendemmia, il nubifragio ha causato pesanti allagamenti nei campi, rendendo difficile, e in molti casi impossibile, raggiungerli. “La piana di Sovicille, Rosia e le zone limitrofe sono state gravemente colpite – sottolinea Roberto Bartolini, direttore della Cia Siena –. Stiamo monitorando la situazione fin dalle prime ore con l’aiuto dei nostri tecnici, ma i danni a strutture, abitazioni e terreni sembrano significativi”.

Anche altre colture potrebbero subire conseguenze negative dal maltempo. Taddei segnala la possibile caduta delle olive dagli alberi, anche se è ancora troppo presto per una valutazione definitiva. “Le prossime settimane saranno cruciali anche per le produzioni orticole invernali. Chi non ha ancora seminato dovrà fare i conti con terreni impregnati d’acqua, il che potrebbe ritardare ulteriormente le operazioni”.

 

 

 

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