NICCOLÒ LAZZERI: “IN QUESTA MENS SANA NESSUNO SI TIRA INDIETRO”

News inserita il 26-10-2022 - Mens sana Basket

Il cestista biancoverde si proietta verso la stracittadina: “Costone con obiettivi e budget differenti, ma vogliamo metterli in difficoltà”

Niccolò Lazzeri ha esordito domenica scorsa, a Quarrata, iniziando quel percorso di ritorno al basket giocato che la Mens Sana gli ha proposto quando il giovane cestista pratese, limitato da un guaio al ginocchio, è uscito dal contratto con i Tigers Cesena in serie B. Serve ancora tempo al lungo classe 2000 (compirà 22 anni lunedì prossimo) per avere autonomia sul parquet, ma intanto il morale è quello giusto nonostante il ridimensionamento che lo ha fatto scendere di categoria: “Mi sono dovuto fermare – spiega Lazzeri - per un’infiammazione legata ai carichi eccessivi compiuti durante la preparazione estiva. Non esistono referti né tabelle di rientro in questi casi, l’unica cosa da fare è rallentare e valutare la situazione allenamento dopo allenamento, posso però dire che ultimamente le cose stanno andando bene e che questo ci ha permesso di accorciare i tempi di ritorno in campo: l’obiettivo, adesso, è ritrovare il ritmo partita e la forma, col passare dei giorni spero di andare sempre meglio”.
Come si sta integrando nel gruppo Mens Sana?
“Non conoscevo i ragazzi, a parte Lorenzo Bovo che aveva giocato con me alla Virtus, devo dire che ho trovato in tutti una grande disponibilità e attenzione nei confronti del mio inserimento, è uno stato di cose che aiuta moltissimo chi come il sottoscritto arriva a stagione già iniziata e con un problema fisico da superare.

Ho notato subito che c’è un grande carattere, nessuno molla, nessuno si tira indietro: il campionato è di livello, ma questa è una squadra che ha grande volontà”.
Che tipo di giocatore è Niccolò Lazzeri?
“Un giocatore che per prima cosa si mette al servizio dell’allenatore e dei compagni, provando a svolgere il compito che gli viene chiesto. Tecnicamente mi reputo un elemento bidimensionale, posso giocare sotto anche se prediligo più uscire sul perimetro: il ruolo comunque non è così determinante, dall’esperienza a Casale Monferrato in poi ho giocato da quattro, da cinque, anche da tre, sono tutte situazioni che aiutano a formare il bagaglio di un giocatore e a me piace accrescerlo, il bagaglio”
Quanto è stata importante quell’esperienza per il suo, seppur ancora giovanissimo, percorso di cestista?
“È stata la prima lontano da casa, a 16 anni, dopo due stagioni a Pistoia. Un’esperienza fortemente voluta per il progetto che mi hanno proposto, sul piano del basket ma anche a livello formativo personale: ho vissuto a stretto contatto con la prima squadra in A2, guidato da un grande coach come Ramondino e allenandomi con professionisti di alto livello, al tempo stesso ho proseguito il mio percorso in un club che lavora benissimo sui giovanili, con ottimi tecnici, su tutti Andrea Fabrizi”.
Ha influito sul suo ritorno a Siena la recente esperienza con la Virtus?
“Alla Virtus (società nella quale aveva militato anche il padre di Lazzeri, sul finire degli anni Ottanta, ndr) sono stato molto bene, anche se trattandosi dell’annata di ripartenza post Covid è stata per tutti una situazione particolare. Questa però è un’esperienza diversa, ci sono sensazioni ed emozioni nuove perché qui c’è un ambiente particolare, anche solo il fatto di giocare in questo impianto ha su di me un forte impatto: l’ultima volta in cui ero entrato al palasport si giocava uno dei tanti Siena-Milano che valevano lo scudetto, ero qui come spettatore, come tifoso, del resto tutti i ragazzi toscani della mia generazione si sono avvicinati al basket guardando le partite di quella Mens Sana che vinceva scudetti e coppe. Come mi è stato proposto il nome Mens Sana non ci ho pensato due volte ad accettare, anche se oggi la realtà è differente devo dire che l’atmosfera al palasport è ancora emozionante: nonostante la categoria, alla partita contro Legnaia c’era tanta gente, si percepiva la passione verso la squadra”.
Domenica, invece, si gioca Mens Sana-Costone…
“So benissimo l’importanza di questa gara. È evidente che affrontiamo una squadra con obiettivi e budget ben differenti dai nostri, ma le partite si decidono sul parquet e non a livello dirigenziale: proveremo a metterli in difficoltà, ce la vogliamo giocare, andremo in campo per lottare, fin dal primo minuto”.
Matteo Tasso
Foto di Luca Passalacqua (“Il Biancoverde”)

 

 

 

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