Scontro diretto vinto dai biancoverdi con una brillante prova di squadra. Tognazzi festeggia le 101 presenze con 22 punti
NOTE DI SIENA-TARROS LA SPEZIA 85-77 (22-16; 43-39; 64-58)
MENS SANA: Tilli, Belli 11, Pannini 12, Ragusa 2, Marrucci 6, Calviani ne, Pucci 10, Sabia 2, Maghelli, Prosperanti ne, Prosek 20, Tognazzi 22. All: Betti.
LA SPEZIA: Carpani 7, Pettinaroli 4, Loschi 18, Andujar 5, Gogishvili 8, Merlo 8, Leporati ne, Morciano 9, Tedeschi ne, Dias 18. All: Mori.
ARBITRI: Russo e Baldini (Fi)
Note di Siena fa suo (85-77) lo scontro diretto con La Spezia e la stacca di quattro punti (più il 2 a 0 nei confronti stagionali) in classifica, rimanendo attaccata al trenino delle quinte, formato anche da Quarrata e Arezzo: vittoria di squadra in tutto e per tutto, quella dei biancoverdi di coach Paolo Betti, lo spiegano bene i cinque giocatori finiti in doppia cifra (Tognazzi è il migliore con 22 punti e 7 rimbalzi, a ruota il 20+8 targato Prosek) al termine di una serata nella quale l’attacco senese torna a far pace con il canestro (30/66 dal campo) e la difesa sporca per larghi tratti le percentuali ospiti .
Si parte con l’applauso di tutto il palasport alla nutrita delegazione Rsu Beko Europe Siena (il capitano biancoverde Pannini legge al microfono un messaggio in cui si auspica il sostegno di tutta la città alla vertenza sindacale in corso, dal settore del tifo viene mostrato lo striscione “Vicini a tutti i lavoratori in lotta”), poi sono Belli e Tognazzi a prendersi la ribalta (16-7) costringendo la panchina ospite a chiamare per due volte la sospensione in appena 6’.
Ospiti che impattano in avvio di ripresa, sempre con Dias, ma che vengono ricacciati indietro (64-54 al minuto 28) dalle triple di Prosek e Pannini. Arrivano anche i punti di Pucci a smuovere il tabellino della Note di Siena, che inizia l’ultimo periodo con Ragusa e Belli gravati di quattro falli: Pannini è una sentenza (74-66) con i piedi oltre l’arco, Tognazzi prende uno sfondamento fondamentale dal nervosissimo Ramirez, Marrucci si appiccica come un’ ombra a Loschi (che gli rifila un colpo proibito in faccia, facendola franca sull’ennesima svista dei due in grigio), dalla lunetta arrivano i punti (83-73) della sicurezza.
Matteo Tasso