La capolista impartisce una severa lezione (89-62) ai biancoverdi. Prosek ci prova (16 punti), ma predica nel deserto
ETRUSCA SAN MINIATO-NOTE DI SIENA 89-62 (11-13; 35-26; 59-44)
SAN MINIATO: Malvolti, Ermelani 3, Caglio 11, Metsla 8, Menconi 13, Scardigli 6, Lemmi 3, Re 7, Marrocchi, Granchi, N’Dour 22, Cravero 16. All: Martelloni.
MENS SANA: Tilli, Belli 2, Pannini, Ragusa 9, Marrucci 14, Calviani ne, Pucci 10, Sabia, Maghelli ne, Prosek 16, Masini ne, Tognazzi 11. All: Betti.
ARBITRI: Zanzarella (Si) e Deliallisi (Li)
La Mens Sana torna da San Miniato con una pesante sconfitta (89-62) e conclude nel peggiore dei modi il suo 2024.
Si corre (e si sbaglia) tanto in avvio, con Prosek che segna sette dei primi dieci punti biancoverdi e Pucci che, appena inserito per farlo rifiatare, infila la tripla del sorpasso (11-13) dopo 9’. Betti chiama la zona in una prima frazione nella quale i padroni di casa sparano a lungo a salve (1 su 8 dall’arco nei primi 13’): San Miniato però attacca con pazienza il canestro con Ermelani e Re e allarga così gli spazi per l’arrivo, puntuale, dei ciuff pesanti (32-19) di Menconi e Cravero, ai quali mette un argine la striscia (sette punti in fila) di Tognazzi poco prima dell’intervallo.
Non cambiano le cose al rientro dagli spogliatoi, con Note di Siena che fa fatica a muovere il proprio tabellino e Metsla e Cravero che aggiustano la mira dall’altra parte: è un terzo parziale nel quale si fa sentire, decisa, anche la presenza sotto canestro di N’Dour, che regala diversi secondi e terzi tiri ai suoi, col tabellone che segna 51-35 dopo 25’. Non si rialza più, la Mens Sana, e il divario acquista dimensioni impietose negli ultimi 10’, con Menconi, Caglio e ancora N’Dour che spingono sull’acceleratore fino al +27 conclusivo.
Matteo Tasso