MENS SANA, È UN TOGNAZZI DA RECORD: “ADESSO HO FIDUCIA NEL MIO TIRO DA FUORI"

News inserita il 18-10-2023 - Mens sana Basket

Contro Livorno, 33 punti e 6 triple per l’esterno biancoverde: “Vittoria di squadra, ma in attacco dobbiamo crescere”

Dottor Vittorio Tognazzi, dica trentatré. Prendiamo in prestito il titolo di un post pubblicato giorni fa su “Il Biancoverde” (uno delle pagine facebook più cliccate dalla tifoseria) per iniziare questa chiacchierata con l’Mvp della vittoria sulla Fides Livorno: record personale nei due anni e tre partite trascorse con la Mens Sana, i 33 punti infilati nel canestro labronico sabato scorso dal giocatore senese classe 1996, che giusto un mese fa, fuori dal campo, si è laureato in scienze e tecniche dello sport e delle attività motorie preventive e adattate: “Una grande soddisfazione personale – dice Tognazzi, lasciando per un momento da parte il fatto cestistico -, al termine di un percorso di studio lungo e molto impegnativo. Per la cronaca, comunque, il giorno della laurea appena terminati i festeggiamenti ho giocato a Castelfiorentino e abbiamo vinto l’amichevole contro una squadra di serie B.

Una giornata molto intensa, insomma”.
Veniamo al basket e alla prestazione personale contro Livorno, nella quale spicca il 6 su 9 nel tiro pesante. È cambiato qualcosa nel suo modo di attaccare?
“Ho sempre puntato molto sull’1vs1, sul primo passo che spesso mi permette di battere l’avversario, è una mia caratteristica. Nella scorsa stagione però mi sono anche reso conto che dovevo ampliare il bagaglio di soluzioni offensive perché le difese, imparando a conoscermi, mi aspettavano un metro dentro l’area e attaccare il ferro diventava sempre più complesso. Quando in estate mi sono incontrato con la società ne ho parlato con Riccardo Caliani, che mi ha suggerito di puntare maggiormente sul tiro da tre punti, aggiungendo il movimento in sospensione: ci ho lavorato molto, non è stato facile ma col passare del tempo sto acquisendo fiducia e convinzione. Poi ci sono serate particolari, nelle quali il pallone entra sempre, o quasi…”.
Entra anche di tabella, provocando l’abbraccio, non preventivato, al coach ospite Pistolesi…
“C’è una regola, non scritta ma di buon senso, che impone di chiedere scusa quando capitano episodi fortunati come quello in questione. L’ho fatto, mi sono scusato quando siamo tornati in attacco e mi sono trovato nei pressi della panchina ospite: da lì è nato quell’abbraccio, veloce ma spontaneo”.
Che peso specifico ha la vittoria contro Livorno?
“È stata una grande prestazione corale, soprattutto in difesa siamo stati eccezionali perché abbiamo concesso soli 61 punti a quella che è la squadra più forte del girone, destinata a giocarsi fino all’ultimo la promozione in serie B. Certo Livorno aveva almeno due assenze importanti, parlo di Vignali e Orsini, ma pure noi stiamo giocando senza Edo Pannini e, pur con tutta la buona volontà mia, di Marrucci e di Puccioni, è evidente che non avere un playmaker rappresenta una criticità: dobbiamo crescere in attacco, 68 punti realizzati sono pochi e certe letture le abbiamo proprio sbagliate. Oltre all’euforia, rimane dentro però anche tanta rabbia”.
A cosa si riferisce?
“La sconfitta della settimana prima a San Giovanni, proprio alla luce della vittoria su Livorno, mi fa arrabbiare ancora di più. Dentro lo spogliatoio, non ho mancato di dirlo: era una partita da portare a casa, lo staff ci aveva preparato bene, conoscevamo le insidie del gioco di Baggiani e invece abbiamo buttato via due punti”.
I 27 anni di Tognazzi, o i 29 di Iozzi, rappresentano un punto di riferimento in una Mens Sana che ha un’età media molto bassa?
“È ciò che Paolo Betti mi ha chiesto sin dal nostro primo colloquio estivo, spronandomi a tirare fuori la leadership. Mi sto impegnando a farlo, anche se ho solo 27 anni ed è un ruolo assolutamente nuovo per il sottoscritto: ho come esempio Duccio Benincasa, che è un grande amico oltre che un ex compagno di squadra e che mi ha insegnato molto sotto questo profilo durante le mie prime stagioni da senior”
Viene fuori il Vittorio Tognazzi tifoso mensanino, quando fa canestro e cerca con lo sguardo la tribuna?
“Sono cresciuto al palasport, ho vissuto sugli spalti intere stagioni, ho visto giocare con la maglia biancoverde quelli che erano i veri campioni: penso a Kaukenas, a McIntyre, a tanti altri, a volte mi pare surreale il fatto che oggi quella stessa maglia la indossi Vittorio Tognazzi, che da bambino sognava di giocare nella Mens Sana. Però sì, è vero, mi rivolgo spesso ai nostri tifosi perché so cosa la Mens Sana significhi per tutti quanti noi, loro in tribuna e io, adesso, sul parquet”.
Prossima fermata, Pontedera. Che partita vi aspetta?
“Una partita molto difficile. Anche loro hanno due vittorie e una sconfitta in questo avvio di stagione, sarà fondamentale entrare in campo con con l’atteggiamento propositivo di sabato scorso, consapevoli dei nostri punti di forza come delle debolezze che abbiamo. Due punti li abbiamo già lasciati per strada, questi li vogliamo portare a casa”.
Matteo Tasso
Foto Mens Sana Basketball

 

 

 

 

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