Fatale il break di 17 a 1 patito nell’ultimo periodo. Tognazzi (17 punti) il migliore tra i biancoverdi
OLIMPIA LEGNAIA-NAMEDSPORT MENS SANA 84-68 (14-15; 28-27; 53-55)
LEGNAIA: Pinarelli ne, Pracchia, Merlo 9, Radchenko 7, Baldinotti ne, Giannozzi, Sakellariou 21, Quaglia 4, Del Secco 12, Cherubini ne, Nikoci 9, Scampone 17. All: Zanardo.
MENS SANA: Buca 7, Pannini 11, Menconi 6, Benincasa 14, Empilo 4, Milano ne, Sabia 6, Bovo, Tognazzi 17, Bacci 3. All: Binella
ARBITRI: Orlandini e Cavasin (Li)
Un parzialone di 17 a 1, patito nell’ultimo periodo, manda al tappeto (84-68) la Mens Sana sul campo dell’Olimpia Legnaia.
Biancoverdi che partono col freno a mano tirato, trovando soli due punti nei primi 3’ al cospetto di una squadra di casa che mette pressione e in attacco cerca le mani, subito calde, di Sakellariou. Una tripla di Benincasa dà comunque il primo vantaggio (8-9) ai senesi, che quasi subito attingono dalla panchina puntando sull’asse play-centro Pannini-Sabia: è proprio il lungo a mettersi in luce, facendo a sportellate col più quotato Quaglia e trovando un gran canestro, dopo rimbalzo offensivo, che permette alla Namedsport di chiudere avanti il primo periodo.
Menconi torna nei cinque e si subito apprezzare per una serpentina vincente nel traffico dell’area fiorentina, alla quale fa seguito il ciuff dalla lunga di capitan Pannini (17-23 al 14’) che costringe Legnaia al time-out. Strigliata a dovere da coach Zanardo, l’Olimpia alza un muro sotto canestro con i centimetri di Quaglia e Nikoci e trova finalmente il modo di correre nell’altra metà campo: il break che ne scaturisce (11-4), e che è chiuso da un canestro di Del Secco, manda tutti al riposo sul 28-27.
Sale di tono il match nel terzo parziale, inaugurato dalla tripla di Bacci e da un timido tentativo di fuga biancoverde subito frustrato (38-38) da Quaglia. Pannini mette quattro punti in un amen, Tognazzi fa canestro dai 6,75, ma dall’altra parte sale in cattedra Scampone, preciso e puntuale (49-46) quando riceve palla con i piedi oltre l’arco. All’ultimo stop, altra intuizione di Pannini che alzando la parabola firma il nuovo sorpasso (53-55) per la Namedsport.
Si spinge sul +5 con Benincasa, la Mens Sana, ma lì finisce la benzina del serbatoio biancoverde e inizia lo show del capitano in maglia gialla, Del Secco. È lui a dare la spallata decisiva prendendosi responsabilità offensive, lavorando con i gomiti alti in difesa, recuperando rimbalzi, servendo assist: ad usufruirne è soprattutto Sakellariou, che con sette punti di fila scava il solco tra le due contendenti e manda al tappeto la Namedsport. Buca finisce la sua partita vedendosi mostrata la lettera T dai due in grigio, Scampone e Radchenko mettono il timbro sul +16 che si stampa sul minuscolo tabellone del PalaFilarete.
Matteo Tasso