"Le condizioni dettate erano del medesimo tenore di quelle accettate e messe in atto dalla Contrada della Torre per la cena della vittoria del 3 ottobre 2015".
“Alla richiesta informale trasmessa dagli Uffici di produzione di Masterchef, è stato dato tempestivo riscontro indicando le condizioni d’uso di Piazza del Campo che avrebbero permesso lo svolgersi della manifestazione assicurando nel contempo la tutela della Piazza. L’autorizzazione dell’uso della Piazza, nel rispetto delle normali e usuali prescrizioni di salvaguardia, non è stata ritenuta accettabile dalla produzione di Masterchef, per non precisati contrasti con i tempi di produzione. Si precisa, inoltre, che le condizioni dettate erano del medesimo tenore di quelle accettate e messe in atto dalla Contrada della Torre per la cena della vittoria del 3 ottobre 2015.”
Questo il commento della Soprintendenza delle belle arti e paesaggio di Siena-Grosseto-Arezzo alla polemica dilagata sui social dopo la pubblicazione della notizia della scelta di Matera al posto di Siena per registrare una prova in esterna della nota trasmissione culinaria.
Per avere ulteriori chiarimenti abbiamo quindi contattato la soprintendenza la quale ha specificato come da parte dell’ente adibito alla tutela del patrimonio artistico locale non ci sia stato nessun “NO” a Masterchef.
La soprintendenza si basa sul codice nazionale dei beni culturali emanato con decreto legislativo n. 42 del 2004. Tra l e la produzione di Masterchef c’è stato un semplice ed informale scambio di mail nel quale hanno esposto le normali prescrizioni legislative da applicare per tutti i luoghi culturali e perciò anche in Piazza del Campo. Dopo questo primo contatto non c’è più stata alcuna comunicazione.
Nessun veto, quindi, da parte della soprintendenza al programma di Sky Uno ed a Bastianich e compagni.
Di fatto, però, la produzione di Masterchef ha guardato verso altre mete, approdando in quella che sembra ormai essere diventata uno dei principali “competitors” in tema di turismo, e non solo, per la città del Palio: Matera. Resta dunque da capire perché la scelta non sia caduta su Siena.
Facciamoci delle domande e diamoci delle risposte, sembrano urlare i senesi sui social, cercando di capire quali siano i motivi che portano Matera ad avere continue attenzioni ed occasioni di valorizzazione del proprio territorio.
La moltitudine di articoli e, conseguentemente di post e condivisioni sul web, mostrano come di fatto i cittadini di Siena abbiano voglia di veder la città proiettarsi al di là di Porta Camollia.
Se non dal punto di vista formale (considerata la disponibilità della soprintendenza ad accogliere Masterchef) nella sostanza il problema continua ad essere tale.
Quello trapelato dalle pagine dei
giornali e dilagato sulle bacheche di oltre metà della popolazione senese è un
appello a far tornare Siena al centro dell’attenzione nazionale, mostrando con
passione ed orgoglio
la bellezza della radicata tradizione della città del Palio.
Carolina Sardelli