Per lui un provvedimento disciplinare. Lettera aperta alla cittadinanza
Massimo Vita, presidente della sezione territoriale di Siena dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI), è stato recentemente sospeso dal suo incarico a seguito di un provvedimento disciplinare. Lo stesso Vita ha deciso di spiegare le ragioni di questa sospensione attraverso una lettera aperta indirizzata agli organi di informazione e alla cittadinanza.
"Da due giorni non ricopro più il ruolo di presidente della sezione territoriale di Siena dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e non vi nascondo la mia difficoltà di rivolgermi a voi in veste di semplice cittadino," esordisce Vita nella sua lettera. "In questo momento sono sospeso per aver subito un provvedimento disciplinare da parte del Collegio dei Probiviri della mia associazione, per iniziativa di tre dirigenti della nostra associazione Toscana."
Vita prosegue spiegando che la sospensione è stata una conseguenza delle sue critiche aperte alla conduzione politica dell'associazione a livello nazionale, critiche che ha espresso pubblicamente coinvolgendo cittadini e politici. Secondo Vita, è fondamentale che il pubblico sia informato su ciò che accade in un ente del terzo settore che vive di contributi pubblici.
Nonostante la sua sospensione, Vita invita la cittadinanza a non far mancare il proprio sostegno alla sezione di Siena. "Mi rivolgo a voi affinché non facciate mancare alla sezione il vostro sostegno e la vostra vicinanza come avete sempre fatto quando a dirigerla ero io. Affinché possiate sollecitare l’attenzione della classe politica su quanto accade in questa grande realtà del nostro paese."
Vita esprime gratitudine verso i dirigenti, i collaboratori e tutti coloro che hanno contribuito al lavoro dell'associazione. Ringrazia particolarmente la sua ex vice presidente Lucia Pecorelli, che ora guida la sezione di Siena, e il consiglio sezionale per il loro impegno continuo.
Vita lancia un appello affinché l'associazione possa superare questo periodo di difficoltà e ritornare a lavorare con serenità. "Spero che questo periodo di disagio della nostra Associazione termini al più presto e che anche a Siena si possa lavorare con maggiore serenità."
La lettera di Massimo Vita si conclude con un accorato invito a continuare a seguire e sostenere l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, un'associazione che da oltre cento anni è al servizio della categoria e della comunità.