Dopo aver vinto una borsa di studio, proseguiranno gli studi nell’Ateneo senese
Sei studenti palestinesi accolti all’Università di Siena: un ponte di speranza da Gaza
Siena, 7 ottobre 2025 – Sei giovani studenti palestinesi, cinque ragazze e un ragazzo, sono stati accolti oggi all’Università di Siena in una cerimonia ufficiale alla presenza del Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, del Rettore Roberto Di Pietra, del Delegato per gli Studenti e Ricercatori provenienti da aree di crisi, Federico Lenzerini, e della Direttrice Generale dell’Ateneo, Beatrice Sassi.
All’evento hanno partecipato anche rappresentanti dei Dipartimenti e delle realtà che hanno reso possibile l’iniziativa, tra cui Carlo Rossi, Presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Filippo Belloc, Direttore del Dipartimento di Economia Politica e Statistica, e Riccardo Pisillo Mazzeschi, Presidente dell’Associazione Cor Magis Siena.
Gli studenti, arrivati pochi giorni fa da Gaza, potranno proseguire i loro studi in diversi corsi dell’Ateneo senese:
- Majd frequenterà Computer and Information Engineering grazie a una borsa di studio Just Peace, assegnata dall’Università in collaborazione con la Fondazione Monte dei Paschi di Siena.
- Sanaa studierà Lingue per la Comunicazione Interculturale e d’Impresa ad Arezzo, con una borsa finanziata dal Dipartimento di Filologia e critica delle letterature antiche e moderne.
- Shahd (prima) seguirà Economics and Management, con una borsa del Dipartimento di Economia Politica e Statistica.
- Shahd (seconda) si iscriverà a Computer and Information Engineering con una borsa Just Peace.
- Zaina frequenterà Economics and Management grazie a una borsa Just Peace.
- Abdalrhman seguirà Economics and Management con un finanziamento del Dipartimento di Economia Politica e Statistica.
L’arrivo degli studenti palestinesi, nel contesto drammatico della Striscia di Gaza, è stato possibile grazie a una complessa collaborazione tra istituzioni italiane e locali. L’Ateneo ha seguito sia gli aspetti amministrativi che quelli politico-diplomatici, mentre le borse sono state finanziate dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena e dai Dipartimenti coinvolti. L’Ufficio Gender Equality, Human Rights e Politiche integrate – Sportello avanzato Just Peace ha gestito le procedure di selezione, attribuzione dei fondi e accoglienza degli studenti.
Un “corridoio accademico” è stato reso possibile anche grazie all’impegno del MUR, del MAECI, della CRUI, della Guardia di Finanza, della Protezione Civile, del Meccanismo Europeo di Protezione Civile, del Consolato Generale d’Italia a Gerusalemme, dell’Ambasciata d’Italia in Giordania, dell’Unità di Crisi della Farnesina, delle Scuole di Terrasanta e della Fondazione Giovanni Paolo II.
“Accompagnare questi giovani è stata un’esperienza intensa ed emozionante – ha dichiarato il Ministro Bernini –. Per loro oggi si apre non solo un percorso di studio, ma anche un orizzonte di speranza. Questo progetto esprime l’anima più autentica dell’università italiana: accogliente, inclusiva e capace di trasformare la conoscenza in dialogo e pace”.
Il Rettore Di Pietra ha sottolineato come il lavoro congiunto di tante istituzioni abbia permesso agli studenti di inseguire il loro sogno “lontano dagli orrori e dalle violenze inaccettabili di Gaza”, definendo l’iniziativa “un piccolo, concreto segno per costruire futuro”.
Per Federico Lenzerini, Delegato per gli studenti provenienti da aree di crisi, l’arrivo dei sei giovani rappresenta il culmine di un lungo percorso, segnato da difficoltà e notizie contrastanti. “L’esito positivo ripaga ogni sforzo e ogni notte insonne – ha dichiarato –. Solo il Politecnico di Milano e l’Università di Siena sono riusciti a portare in Italia tutti gli studenti gazawi destinatari delle borse di studio”.
Oltre ai sei studenti accolti oggi, altri due, Azhar e Mohammed, hanno potuto proseguire i loro studi in Italia, rispettivamente a Siena e a Rondine, completando così il quadro di un’operazione di solidarietà internazionale senza precedenti.
