L'ARTE (SI) MANIFESTA A SIENA

News inserita il 20-05-2019 - Eventi Siena

Nella nuova sala espositiva della Biblioteca Comunale degli Intronati (Via della Sapienza, 3) dal 21 maggio al 1° giugno sarà possibile visitare una rassegna nata dal progetto sul Fondo manifesti locali contemporanei che ha coinvolto i giovani del Servizio Civile Regionale. 

"L’ARTE (SI) MANIFESTA" raccoglie manifesti di esposizioni d’arte contemporanea nel Senese dal 1975 al 2011 e illustra quanto la città di Siena si sia dedicata allo studio e alla valorizzazione delle arti del Novecento. L’allestimento a cura di Roberto Nencini, Bruno Carabellese, Ottavia Cecchi, Assuntina Paladino e Iride Santoro, con il contributo, alla grafica e alla fotografia di Alessio Duranti, rende visibili al pubblico trenta opere scelte tra oltre cinquemila, la maggior parte delle quali hanno come tema la pittura e la scultura e, in misura minore, la fotografia e l’illustrazione. Sono esposte rispettando l’ordine cronologico delle iniziative culturali realizzate in oltre 30 anni e documentano quanto Siena abbia dato spazio sia ad artisti locali, come nel caso di Sergio Manzi o Plinio Tammaro, sia a rassegne internazionali come quella sul muralismo messicano di Orozco. Mentre, a volte, sono silenziose testimoni del rapporto tra l’artista e il posto in cui vive, come nel caso di Renato Guttuso, amico di Cesare Brandi, e di Andrea Pazienza. Anche in ambito fotografico sono presenti personaggi di rilevanza internazionale come Tina Modotti, nazionale come Franco Pinna e Tano D’Amico e anche senesi come Ermenegildo Nello Massarelli, fotografo del Conte Chigi Saracini, e Mauro Guerrini, attivo ancora oggi. Uno spazio è poi dedicato a illustratori della grandezza di Mino Maccari e Jean Giraud: il primo celebrato in una mostra organizzata da autorevoli studiosi legati all’ateneo senese, che poneva l’attenzione sul ruolo politico-culturale della rivista Il Selvaggio, con la quale Maccari collaborava; il secondo ricordato in una rassegna legata al nome di Moebius che promuoveva l’interesse per il fumetto, che in quegli anni in Toscana viveva un momento florido, grazie all’attività della casa editrice Il Grifo, periodo a cui si ricollega anche il nome di Andrea Pazienza a cui è dedicata a prima sezione dell’esposizione.

L’intento del progetto è quello di sottolineare il valore documentario di questa tipologia di materiale e favorire una riflessione sull’evoluzione della comunicazione nel tempo. Oggi, infatti, il cartellone pubblicitario viene sempre meno stampato, perdendo così il suo ruolo comunicativo, al contempo, però, sta diventando, gradualmente, oggetto di collezionismo, traccia non solo dei singoli avvenimenti, ma anche di una storia della grafica e della tipografia, che permette di mettere in luce l’importanza del lavoro dei professionisti del settore. Questo, soprattutto, per i cartelloni realizzati per esposizioni artistiche dove, in maniera più incisiva si può vedere come l’incontro tra grafica e arte sia stimolante e generi curiosità e interesse nel visitatore.

 

 

 

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