Giovedì 15 maggio alle ore 16.30 in Sala delle Lupe l'incontro dal titolo "La sala Vittorio Emanuele II nel Palazzo Comunale, ovvero il Risorgimento illustrato al popolo"
Un viaggio affascinante tra arte e storia, alla scoperta di uno dei gioielli del Palazzo Comunale di Siena: la Sala Vittorio Emanuele II. È questo il cuore della conferenza in programma giovedì 15 maggio, alle 16.30, nella suggestiva Sala delle Lupe.
L'evento, intitolato “La sala Vittorio Emanuele II nel Palazzo Comunale, ovvero il Risorgimento illustrato al popolo”, promette di far luce su un periodo cruciale per la città e per l'Italia intera. A promuoverlo è il Comune di Siena, in una bella sinergia con il Museo Civico, la Biblioteca Comunale degli Intronati e le associazioni che tengono viva la memoria del Risorgimento, sia a livello toscano che senese.
Ad aprire le danze sarà Michelina Eremita, un nome noto in città per la sua competenza in fatto di musei e collezioni civiche. Subito dopo, la parola passerà a Raffaele Ascheri, presidente della Biblioteca Comunale, e a Christian Satto, rappresentante del Coordinamento toscano dei Comitati per i valori risorgimentali.
Ma il vero e proprio viaggio nel tempo inizierà con l'intervento della storica Laura Vigni. Con la sua relazione, “Siena protagonista del Risorgimento: la storia per immagini”, ci offrirà uno sguardo critico su come la città visse quella stagione di grandi cambiamenti, riflettendo su come l'unificazione nazionale finì per coincidere con l'annessione al Regno dei Savoia, mettendo forse un po' in ombra le speranze di chi sognava una repubblica democratica.
A seguire, Elisa Rubegni, direttrice del Museo Cassioli di Asciano, ci svelerà come la sala dedicata al Risorgimento possa essere letta quasi come un "manifesto" dell'Accademia di Belle Arti di Siena. Infine, Sara Bruni, che guida il Polo culturale Pietro Aldi di Saturnia, ci parlerà del grande pittore Pietro Aldi e del suo ruolo nel raccontare, attraverso tele e pennelli, la nascita dell'Italia unita, nel suo intervento “Celebrare la storia, dipingere la cronaca: il caso di Pietro Aldi”.
Insomma, un appuntamento da non perdere per chi vuole riscoprire un luogo simbolo del Palazzo Comunale e capire meglio come arte, politica e idee si intrecciarono nella Siena dell'Ottocento.