IOZZI CARICA LA MENS SANA: "HO BUONE SENSAZIONI"

News inserita il 01-10-2020 - Mens sana Basket

Intervista al nuovo giocatore biancoverde: "Mi ha convinto il progetto pluriennale della società"

Andrea Iozzi_Mens Sana

Ci voleva la Mens Sana per “strappare” Andrea Iozzi alle proprie radici colligiane. Classe 1994, mani educate, atletismo e temperamento da vendere, la nuova ala-forte biancoverde ha deciso in estate di mettersi alle spalle la lunga militanza biancorossa (nel 2018 fu tra i protagonisti della promozione valdelsana in C Silver, categoria nella quale si è messo in luce fino allo stop ai campionati del marzo scorso) e approdare in viale Sclavo, con l’obiettivo di crescere assieme alla sua nuova società di appartenenza: “È stata una decisione sofferta dal punto di vista emotivo – spiega Iozzi -, il legame affettivo che ho con il basket e più in generale l’ambiente colligiano è molto forte, ma sono stato subito convinto dal progetto che Binella e Caliani mi hanno proposto. L’idea è impostare un lavoro pluriennale, farne parte mi inorgoglisce e mi dà forte motivazione.

Ho lasciato casa, è vero, ma l’ho fatto con l’obiettivo di trovarne una nuova, qui alla Mens Sana”.
Prime sensazioni dopo un mese di pre-campionato?
Dico senza mezzi termini che è una libidine, fa un grande effetto calpestare il campo sul quale hanno giocato tutti i grandissimi campioni che da ragazzino venivo a tifare. Mi auguro si sblocchi qualcosa anche sul versante delle restrizioni che tengono lontani i tifosi dal palasport: al pensiero del pubblico che la Mens Sana ha anche a questi livelli, ai mille, duemila spettatori che potrebbero seguirci sugli spalti vengono i brividi.
Tutti parlano della C Silver come di un campionato equilibratissimo…
Lo confermo, per esperienza diretta. C’è anche talento, comunque, perché alcune squadre si attrezzano con giocatori che in carriera hanno disputato la B e, magari per questioni anagrafiche, decidono di scendere di categoria contribuendo a far crescere il livello dei giovani. Ancora non conosciamo il girone nel quale saremo inseriti, le indiscrezioni però portano tutte ad un raggruppamento composto da avversarie che sulla carta dovrebbero essere le più attrezzate della Toscana. Dovremo darci dentro, lavorare duro e con costanza, ma ho buone sensazioni.
Dove può arrivare la nuova Mens Sana?
La squadra è stata allestita con l’idea di disputare un torneo che non fosse la Promozione, senza però sapere in quale categoria avrebbe militato. A conti fatti posso dire che la qualità del roster della Mens Sana va ben oltre le aspettative e che ci sono le potenzialità per divertirsi e dire la nostra. Con Sprugnoli ho un bellissimo rapporto sin dai tempi in cui giocavamo assieme a Colle, gli altri li ho affrontati più o meno tutti da avversari. Siamo già abbastanza affiatati dentro e fuori dal campo, questo è molto importante: porto l’esempio delle mie ultime stagioni, nelle quali la chimica di squadra e la forza del gruppo ci hanno permesso di sopperire a qualche limite cestistico. Anche alla Mens Sana succederà di trovare avversarie superiori sul piano tecnico, se però le affronteremo col giusto spirito potremo toglierci diverse soddisfazioni.
Andrea Iozzi è un cestista ritrovato o un fischietto mancato?
Anni fa avevo preso quella strada, mettendo in stand by il basket giocato. Mi piaceva arbitrare, c’erano anche buone aspettative considerato che in poco tempo ero arrivato a dirigere una finale nazionale giovanile (nel 2014 fu giudicato miglior arbitro della rassegna Under 14 a Bormio, ndr) ed i playoff dell’allora serie C1, poi certi atteggiamenti a livello di gestione federale non mi sono piaciuti ed ho detto basta. Il mio rapporto con gli arbitri oggi? A volte sono un “crostino”, me ne rendo conto, di sicuro quell’esperienza mi permette di conoscere meglio tanti aspetti che ad un giocatore possono sfuggire.
Matteo Tasso

 

 

 

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