In manette due marocchini di 29 e 21 anni.
Erano venuti a Siena per vendere cocaina ma, due marocchini di 29 e 21 anni, sono stati intercettati dagli agenti della Polizia, che dopo aver intimato l’alt all’autovettura su cui viaggiavano, datasi immediatamente alla fuga, li hanno raggiunti, con un rocambolesco inseguimento nell’immediata periferia della città, ed arrestati.
A chi ha assistito anche solo ad una parte dei fatti, dev’essere sembrato di trovarsi di fronte alla scena di un film, ma la trama non era prevista e, sicuramente, i due arrestati non si aspettavano di essere fermati dalla Polizia.
Sono le ore 22.00 circa quando gli uomini delle Volanti della Questura di Siena stanno pattugliando la città in servizio di controllo del territorio.
All’improvviso, notano una SAAB 93 con due uomini a bordo in strada di Pescaia e l’intuito e la conoscenza del territorio li spingono a procedere al controllo.
Si avvicinano e si mettono dietro all’auto intimando l’alt al conducente, anche con l’uso dell’altoparlante e dei lampeggianti, ma la Saab fa una repentina inversione a U, dove peraltro è vietato da una doppia striscia continua, e si da alla fuga prima nel senso opposto alla marcia, in strada di Pescaia, svoltando poi per Montalbuccio.
I poliziotti non demordono e li inseguono senza lasciar loro scampo, incuranti del pericolo, fino a che, data l’elevata velocità in una strada peraltro molto stretta, i due malviventi perdono il controllo dell’auto in prossimità della curva, ribaltandosi.
Ma la loro corsa non finisce lì. I due stranieri infatti tentano ancora di scappare a piedi ma i poliziotti li bloccano.
I due, sono privi di documenti e quindi , a seguito delle cure prestategli per le ferite lievi riportate nell’incidente stradale, vengono sottoposti a foto segnalamento della Polizia Scientifica.
Dagli accertamenti successivi svolti dalla Polizia emerge che entrambi hanno numerosi alias e, dallo sviluppo relativo ai falsi nomi via via utilizzati, risulta che hanno precedenti in materia di stupefacenti e sono clandestini.
Perquisita l’auto, vengono trovati e subito sequestrati due cacciaviti e due telefoni cellulari di pochissimo costo, probabilmente utilizzati per le comunicazioni durante le attività illecite.
Con le prime luci dell’alba, data la zona molto buia ed impervia, viene approfondito il controllo a seguito del quale, vicino all’auto condotta dai due pregiudicati, viene rinvenuto, nascosto tra i cespugli e l’erba alta, un pacchetto di cellophane con all’interno quasi un etto e mezzo di cocaina.
La droga è stata quindi sequestrata così come sono stati sequestrati altri due telefoni cellulari e circa 450 euro provento dell’attività di spaccio.
Sono ancora in corso accertamenti sulla proprietà della Saab che risulta intestata ad una terza persona residente al nord.
Dopo i primi riscontri investigativi, effettuati dagli uomini delle Squadre Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, sotto la guida del loro dirigente Alessia Baiocchi, i due stranieri sono stati arrestati per resistenza aggravata a pubblico ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e quindi accompagnati in carcere a Santo Spirito a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Proseguono intanto le indagini della Polizia passate ora al vaglio e agli approfondimenti dei colleghi della Squadra Mobile.