INNOVAZIONE NELLA CHIRURGIA ROBOTICA OTOLOGICA A SIENA: PRIMA IN ITALIA

News inserita il 22-11-2024 - Attualità Siena

Utilizzata dall'Otorinolaringoiatria dell'Aou Senese: operati i primi tre pazienti

Un traguardo significativo per la chirurgia otologica è stato raggiunto a Siena, presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, dove per la prima volta in Italia è stata utilizzata una tecnica innovativa di chirurgia robotica per interventi di impianto cocleare. Il professor Marco Mandalà, direttore dell’Otorinolaringoiatria dell’ospedale Santa Maria alle Scotte, ha guidato l’esecuzione di tre interventi su pazienti affetti da sordità profonda utilizzando una tecnologia d’avanguardia che combina precisione, sicurezza e personalizzazione.

L’innovazione si basa su due strumenti chiave:

-Un braccio meccanico di precisione: progettato per definire con estrema accuratezza la traiettoria degli strumenti chirurgici, mantenendo costante posizione e angolazione. Questo dispositivo riduce il tempo complessivo dell’intervento.

-Uno strumento otologico atraumatico: consente un movimento controllato e costante tra 0,1 e 1,0 mm al secondo, preservando le delicate strutture dell’orecchio e riducendo significativamente il rischio di lesioni.

«Questo rappresenta un ulteriore passo verso la chirurgia otologica di precisione – spiega il professor Mandalà – e permette di personalizzare gli interventi in base alle esigenze del paziente. I primi tre pazienti operati stanno bene, gli impianti sono già stati attivati e l’esito è positivo». Grazie a questa tecnologia, l’introduzione dell’elettrodo nella coclea è avvenuta con un movimento estremamente lento e una traiettoria completamente controllata. Il risultato è stato un’inserzione altamente atraumatica e precisa, fino all’apice cocleare, migliorando così le performance uditive e offrendo una percezione sonora più naturale.

Ad oggi, l’impianto cocleare è la protesi bionica più avanzata mai inventata per il recupero dell’udito. Questa nuova tecnologia ha dimostrato la totale preservazione dell’udito residuo nei pazienti operati, una condizione che predispone a risultati uditivi superiori. «Grazie a strumenti di misurazione avanzati – aggiunge Mandalà – possiamo adattare l’intervento alle caratteristiche specifiche della coclea di ogni paziente, trattando anche sordità monolaterali. Inoltre, è possibile eseguire l’intervento in anestesia locale negli adulti, con l’attivazione dell’impianto direttamente in sala operatoria, garantendo un recupero uditivo estremamente rapido».

 

 

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