Al Polo Scientifico di San Miniato. Dotati di strumentazioni di avanguardia, serviranno per identificare l'origine e le varietà specifiche dei prodotti e produrre packaging sostenibile in ambito agro-industriale
Un passo avanti per la ricerca e l’innovazione all’Università di Siena. Sono stati inaugurati oggi i nuovi laboratori del Santa Chiara Lab, sviluppati presso il Polo Scientifico di San Miniato in collaborazione con il Dipartimento di Biotecnologie, Chimica e Farmacia. Il progetto è stato reso possibile grazie ai finanziamenti del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Alla cerimonia ufficiale hanno preso parte il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, il Rettore dell’Università di Siena, Roberto Di Pietra, il Presidente del Santa Chiara Lab, Angelo Riccaboni, e il Presidente di Agritech, Matteo Lorito. L’evento si è aperto con una presentazione presso il Santa Chiara Lab, in cui sono stati illustrati i nuovi spazi e il percorso di innovazione denominato FUSTO (FUori Suolo alla Tavola e Oltre), un’iniziativa che connette la ricerca accademica alle imprese e ai territori.
L’investimento complessivo, pari a circa 2,8 milioni di euro, rientra nei programmi Agritech e Metrofood del PNRR, consolidando la dotazione tecnologica del Santa Chiara Lab e del Polo Scientifico di San Miniato. I nuovi laboratori rappresentano una piattaforma d’avanguardia che facilita il dialogo tra ricerca e industria, con applicazioni che spaziano dalle biotecnologie alla medicina, fino alle scienze dei materiali e all’optoelettronica.
Dopo il saluto del Rettore Di Pietra, sono intervenuti il Presidente di Agritech Matteo Lorito, la Prorettrice vicaria e Delegata al PNRR Donata Medaglini, il Presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena Carlo Rossi e l’imprenditrice Mania Spalding. Le conclusioni sono state affidate al Ministro Bernini.
I laboratori, che potenziano il Dipartimento di Biotecnologie Chimiche e Fisiche, sono specializzati nell’identificazione e tracciabilità dei prodotti agro-industriali e nello sviluppo di packaging innovativi da materiali di scarto, prolungando la conservazione degli alimenti. Tra le attrezzature di punta figura lo spettrometro di massa IRMS in configurazione nano TOF-SIMS, una tecnologia unica in Italia e rara in Europa.
Grazie a sofisticate analisi basate su metodi genetici, chemiometrici e statistici multivariati, i nuovi laboratori contribuiranno alla verifica della qualità, sicurezza e sostenibilità dei prodotti agroalimentari. Le ricerche saranno di supporto a imprese, grande distribuzione e sistema agroalimentare nazionale, valorizzando il legame con il territorio e rafforzando la competitività del settore.
“Siamo di fronte a un progetto di grande valore strategico – ha dichiarato il Ministro Bernini – che offre risposte concrete alle sfide del nostro tempo, dal cambiamento climatico alla sicurezza alimentare. Qui si fa una ‘scienza dolce’, che coniuga progresso tecnologico e tutela dell’ecosistema”.
“L’inaugurazione di oggi – ha sottolineato il Rettore Di Pietra – dimostra la capacità del nostro Ateneo di attrarre risorse e tradurle in azioni concrete. Questi laboratori non solo elevano la qualità della ricerca, ma resteranno un patrimonio per la comunità accademica anche dopo il PNRR”.
La Prorettrice Medaglini ha evidenziato come “investimenti di questa portata rafforzino la competitività internazionale dell’Università di Siena e rappresentino una sfida per garantirne la sostenibilità a lungo termine”.
Il Presidente del Santa Chiara Lab, Angelo Riccaboni, ha infine espresso gratitudine al MUR per aver reso possibile la creazione di FUSTO, definendolo “un polo di eccellenza europeo in grado di supportare le imprese nelle nuove sfide di mercato, normative e di sostenibilità”.