"IL TUO 5X1000 PER LA RICERCA DELL'UNIVERSITÀ DI SIENA"

News inserita il 15-05-2025 - Attualità Siena

I fondi dell'ultima assegnazione per uno studio-screening sulla Sindrome VEXAS, malattia emato-infiammatoria ematologica e reumatologica

Dona 5x1000 Università Siena

Parte la campagna per donare il 5x1000 all’Università di Siena. Il 15 maggio, al palazzo del Rettorato, è stata presentata la campagna “Il tuo 5x1000 per la ricerca dell’Università di Siena” che accompagnerà i contribuenti durante la compilazione della dichiarazione dei redditi.

Durante l’evento è stato anche illustrato il progetto di ricerca finanziato con i fondi ricevuti quest’anno dall’Ateneo.

Il Rettore Roberto Di Pietra ha spiegato: “Le donazioni ci permettono di rafforzare la ricerca in campo medico. Dopo aver lavorato nel 2023 sui disturbi alimentari e nel 2024 sul supporto psicologico per studenti, nel 2025 ci concentreremo su uno studio per lo screening della Sindrome VEXAS, una malattia emato-infiammatoria grave che colpisce il sistema reumatologico e quello del sangue. In un momento in cui i fondi pubblici per l’università diminuiscono, è fondamentale sostenere la ricerca, soprattutto quella medica, che ha un impatto diretto sulla salute pubblica migliorando diagnosi e cure.”

La Sindrome di VEXAS, scoperta nel 2020, è ancora poco conosciuta. Si tratta di una malattia rara e molto seria, che può diventare letale senza cure adeguate. Il progetto, guidato dalla professoressa Monica Bocchia, studierà circa 400 pazienti tra ematologici e reumatologici seguiti all’Azienda ospedaliero-universitaria di Siena. La responsabile dello studio è la dottoressa Anna Sicuranza, biologa e ricercatrice dell’Università di Siena.

La professoressa Bocchia ha aggiunto: “Non sappiamo ancora quanti pazienti con malattie ematologiche lievi o a basso rischio possano in realtà avere la Sindrome di VEXAS. Lo studio vuole scoprire precocemente questa malattia tramite la ricerca della mutazione genetica UBA1, così da migliorare la prognosi e la cura. Anche dal punto di vista reumatologico, capire quanti pazienti sono affetti dalla sindrome aiuterà a fare diagnosi più precise e tempestive.”

La dottoressa Sicuranza ha spiegato che i campioni di sangue e midollo osseo verranno analizzati con tecniche avanzate di sequenziamento genetico per identificare la mutazione del gene UBA1 e altri geni coinvolti nella malattia.

Ricordiamo che destinare il 5x1000 all’Università di Siena non costa nulla e non sostituisce altre donazioni. Basta firmare nella dichiarazione dei redditi alla voce “Finanziamento della ricerca scientifica e dell’università” e inserire il codice fiscale 80002070524. Per maggiori dettagli si può visitare il sito www.unisi.it.

 

 

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