"IL SILBO DI PALOMAR" INAUGURAZIONE A SIENA

News inserita il 07-02-2017 - Eventi Siena

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“La modalità comunicativa che è del fischiare equivale a parlare in modo diverso dall'ordinario, un modo più sintetico di qualsiasi parola. Fischiare è dunque dialogare e i linguaggi universali hanno la possibilità di abbattere le barriere della comunicazione”.

Parte da questa riflessione Chiara Tambani per presentare l’originale evento inserito nel cartellone del festival “Siena Città Aperta”.  Si tratta di una mostra incentrata sui linguaggi trasversali e sul ‘fischiare’ che viene inaugurata lunedì 13 febbraio alle ore 17.00 presso gli spazi espositivi del Santa Chiara Lab.

“Il Silbo di Palomar” è il titolo del percorso tematico ideato da Chiara Tambani e dai suoi studenti delle classi terze della scuola secondaria di primo grado dell'Istituto Comprensivo “Renato Fucini” di Monteroni d' Arbia.

La mostra, impreziosita da un intervento scritto della storica dell’arte Carolin Angerbauer, è il risultato dello studio di dodici lingue fischiate, fra le quali quelle in codice in uso tra i pastori di Tenerife, nelle Canarie, e vede il connubio tra immagini e suoni . Le foto, il progetto didattico ed un taccuino si alternano ai file audio delle registrazioni dei suoni (fischi) prodotti dagli alunni che vanno a comporre una piccola opera docu-musicale. “Ho pensato - racconta Chiara Tambani - di condurre una breve indagine partendo dall'osservazione dell'azione degli adolescenti e producendo alcune immagini grafiche che esprimeranno la figurazione che è del fischio nella metamorfosi uomini/ uccelli/ migranti. “Ho colto – prosegue - nel contesto della scuola media, nello specifico negli studenti stranieri l'invenzione di un linguaggio trasversale; gli alunni che si configurano nel gruppo degli oppositivi, emulano il loro leader, il quale fischia imitando il probabile verso di un uccello”.

“Cosi facendo – conclude Tambani, diplomata all’ Accademia di Brera e le cui opere sono già state esposte in Svezia, Francia, Germania, Taiwan, Kenya- hanno creato un loro sistema comunicativo, una contaminazione, che viene attuata nei momenti non strutturati”. La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 18 febbraio.

 

 

 

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