IL QUIDDITCH BABBANO A SIENA GRAZIE AD I GHIBELLINES

News inserita il 30-03-2016 - Sport Siena

Un’intervista a tutto campo con due giocatori di questa società che ha portato una nuova e divertente attività sportiva nella Città del Palio

 

Anche a Siena arriva il quidditch babbano. Il battitore Silvia Battilomo ed il cacciatore Federico Fabbri del Siena Ghibellines Quidditch Club, sulle pagine di Ok Siena, hanno parlato della squadra della Città del Palio e di tutto il movimento in generale.

Cosa è il quidditch babbano e quando nasce?

“Il quidditch babbano – dice Federico - è uno sport nato nel 2005 negli USA seguendo la falsa riga dello sport inventato dalla Rowling per la saga di Harry Potter, appunto, il quidditch. Dal Nord America si è espanso in tutto il mondo e sono nate le varie associazioni nazionali ed internazionali e le varie competizioni. Trovando analogie con altri sport ha molti elementi presi dal rugby (rispetto a quanto uno possa pensare, comunque nel quidditch babbano c’è molto contatto fisico), dalla pallamano, dal basket, dall'hockey e dal dodgeball.” 

In Italia è uno sport ancora nella fase embrionale o inizia ad avere già un buon seguito?

Federico: “Questo è uno sport che affronta molti pregiudizi perché la gente lo vede molto legato al suo corrispettivo fittizio nella saga di Harry Potter ma da quest’anno, in Italia, ha avuto un grande sviluppo grazie agli Europei per Nazionali (12 squadre partecipanti) che si sono svolti a Luglio 2015 a Sarteano, in provincia di Siena. Addirittura - aggiunge Federico - le nazionali straniere hanno avuto un sacco di tifosi al seguito ed anche emittenti tv come la BBC ed il Daily Mail. In Italia, sta avendo una rapida ascesa perché tra squadre ufficiali (con almeno 7 membri iscritti all’AIQ) ed emergenti, siamo già una ventina di squadre ed altre stanno nascendo in tutte le parti d’Italia, dal nord al sud. L’AIQ (Associazione Italiana Quidditch) è l’organo che sovraintende all’attività quidditchistica in italia. Questo organo è composto da un senato (un membro per squadra) e ha anche addetti per la comunicazione e marketing e per la divulgazione del gioco.

Nel movimento italiano si sta già pensando anche a creare una sorta di settore giovanile?

“Si – dice Federico -  alcune società italiane stanno cercando di avvicinare i bambini ed i ragazzi a questo sport con giornate dimostrative nelle scuole perché c’è pure il kidditch (quidditch per bambini) e sarebbe un bel traguardo arrivare ad organizzarlo anche a Siena, magari coinvolgendo i gruppi piccoli delle contrade.”

 

Come si gioca e quanti giocatori devono esserci in campo? Quali sono i ruoli?

“Una partita – dice Silvia -  vede affrontarsi due squadre che, per vincere, devono totalizzare più punti dell’avversaria facendo gol in uno dei tre anelli che sono all'estremità di un campo che ha più o meno una forma di una pillola. Ogni gol vale 10 punti. La gara finisce quando viene catturato il boccino d'oro. Una squadra, per una partita, si può presentare con 21 giocatori ma in campo ce ne possono essere solo 7. È uno sport misto e decisamente gay friendly e può essere praticato da tutti. Gay friendly perché se un giocatore maschio si riconosce come una ragazza (o viceversa), in questo gioco è riconosciuto effettivamente come una donna e tutto ciò è importante perché in campo ci possono essere solo 4 giocatori al massimo dello stesso sesso, in base all’identità personale e non sulla base biologica. Si fa questo per equilibrare le varie squadre. I ruoli sono il portiere, il battitore, il cacciatore ed il cercatore. Nei primi 17 minuti di gioco ci sono solo 6 giocatori: un portiere, due battitori che giocano con il bolide (palla da dodgeball) cercando di disarcionare dalla scopa gli avversari, tre cacciatori che giocano con la pluffa (una palla da pallavolo sgonfia) e poi arriva il cercatore che deve acchiappare il famoso boccino d’oro che, purtroppo, non vola ma è una pallina attaccata al pantaloncino del boccinatore che corre a giro per il campo. Una volta preso il boccino d’oro da uno dei cercatori delle squadre contendenti, la partita termina ed andranno anche 30 punti aggiuntivi alla squadra del cercatore che ha preso il boccino.” Federico: “I giocatori in campo si distinguono in questa maniera: il cacciatore è come un giocatore del calcio che deve fare gol e difendere ma invece di una porta, deve difendere o fare gol in tre anelli (si può fare gol sia da davanti che da dietro all'anello). I cacciatori si distinguono perché hanno una fascia bianca. I battitori hanno una fascia nera e hanno il compito di disarcionare l’avversario dalla scopa (se ti colpiscono, devi scendere dalla scopa e ritornare ai tuoi anelli, toccarli e ritornare in gioco“risalendo” sulla scopa). Il portiere è un cacciatore aggiunto, ha una fascia verde e l’unica differenza dai cacciatori è che può parare la pluffa mettendo la mano attraverso gli anelli. Ha una sua area di competenza simile a quella del calcio e se il portiere ha la pluffa in area non può essere attaccato.” 

Sono più tosti i ragazzi o le ragazze in campo?

Silvia: “io direi le ragazze perché vogliono dimostrare di non essere la parte debole della squadra e quindi agiscono più violentemente. Almeno io penso di essere sportivamente cattiva in mezzo al campo (anche in allenamento non guardo in faccia nessuno) mentre gli uomini, almeno per la nostra squadra, sfruttano più la velocità che il fisico (basta guardare Federico aggiunge Silvia). Federico:” la differenza di genere è solo sulla carta perché mentre giochi non te ne accorgi e quindi, le ragazze, sopperiscono alla differenza fisica con i ragazzi grazie alla grinta ed all’intelligenza tattica.” Federico e Silvia: “il quidditch mette uomini e donne sullo stesso piano e questo è il bello di questo sport.”

Venendo a voi, quando e come è nata la vostra società?

“Il Siena Ghibellines Quidditch Club – dice Federico - è nato dopo gli Europei di Sarteano grazie all’idea di Francesco Pacciani che è stato colpito dall’evento (partecipandovi anche come volontario per l’organizzazione). Contattando alcuni suoi amici di vecchia data, ha creato questa società con grande entusiasmo. Per accrescere il numero di giocatori sono stati fatti vari annunci sui social ed io, auspicando che anche a Siena nascesse una squadra, ho contribuito, anche a mie spese, a comprare parte dell’attrezzature ed a spargere la voce perché dovevamo pubblicizzarci il più possibile. Essendo composta soprattutto da universitari, molti dei nostri giocatori si sono avvicinati al quidditch grazie al passaparola fra i vari studenti ed alcuni, dopo aver provato, hanno deciso di impegnarsi con i Ghibellines ("come per il mio caso" aggiunge Silvia). Attualmente siamo una ventina di unità all’interno della squadra.”

Come è nata la vostra passione per il quidditch e come l’avete trasmessa agli altri giocatori?

Silvia: “inizialmente grazie a Harry Potter perché spinta dall’idea di provare uno “sport magico”, ho deciso di provarlo nella vita reale. Abbiamo fatto appassionare gli altri perché comunque è uno sport di squadra e come tutti questi tipi di sport, anche questo è molto coinvolgente e poi si aggiunge l’amicizia perché dentro questa squadra sono nati anche legami molto forti. Inoltre, posso dire che è uno sport che gasa parecchio perché c’è anche il rischio di prendere in piena faccia un bolide e non è di certo piacevole.”  Federico: “personalmente conoscevo già il quidditch babbano che è già tre anni che circola in Italia e quindi mi sono informato. La passione nasce visionando i video ed andando a vedere gli europei a Sarteano. Sport che appassiona perché ha un ritmo frenetico e coinvolgente e solo giocandolo capisci i meccanismi e ti diverti molto di più.” 

Dove vi allenate visto che non ci sono impianti sportivi appositi?

Silvia: “noi ci alleniamo nei giardini di Piazza Amendola (conosciuta come Piazza d’Armi) ogni  Lunedì e Giovedì dalle 19:30 alle 21 ed è per noi un grave handicap perché siamo quasi al buio e vediamo solo grazie alla luce dei lampioni comunali. Ultimamente ci alleniamo anche il Sabato dalle 15 alle 16:30/17 visto che a Maggio affronteremo il campionato nazionale.”

C’è un campionato nazionale vero e proprio o ci sono solo alcuni eventi o manifestazioni?

Silvia: “c’è un campionato e ci sono eventi a cui vengono invitate le varie società di quidditch. Durante l’anno, infatti, le squadre partecipano a singole amichevoli o a tornei/eventi dimostrativi che oltre a tenerci in allenamento, uniscono sempre più il gruppo e fanno conoscere il quidditch in giro per l’Italia. Il Campionato non viene giocato come per gli sport di squadra popolari con  partite che si svolgono settimanalmente ma c’è un raduno nazionale, quest’anno a Vignola 14-15 Maggio, dove parteciperanno tutte le squadre italiane che sono riuscite a raggiungere vari requisiti ben delineati e fra queste società ci saremo pure noi. Il campionato si svolge ogni anno ma location cambia in base alla decisione dell’AIQ. Poi c’è anche il campionato europeo per club, che quest’anno si svolgerà a Gallipoli, che è una sorta di Champions League del quidditch.”

Quindi esistono anche le Nazionali? Ci sono anche i campionati continentali e del Mondo?

Federico: “Si, ci sono le nazionali ed ovviamente c’è anche quella italiana che ha ben figurato all’europeo di Sarteano, arrivando quinta, battuta dal Belgio (una delle più forti nel continente) prima delle Semifinali. La nostra Nazionale è ben preparata ed organizza dei raduni per cercare sempre nuovi giocatori da offrire all’allenatore che è coadiuvato da 4/5 selezionatori,  preparatori atletici e via discorrendo. Esistono ovviamenti i campionati continentali e quello del Mondo: il campionato europeo ed il mondiale, alternandosi fra di loro, ci sono ogni due anni. A riguardo delle altre nazionali, come per gli altri sport, ognuna ha delle sue caratteristiche che sfruttano in campo: infatti il Belgio sfrutta la velocità mentre gli USA puntano molto sul fisico.” Silvia: “una nostra ragazza, Erica Crociani, è stata selezionata dalla nazionale per un allenamento. Anche un’altra nostra ex compagna, Federica Zagordo (ora agli Hinkypunks Bologna Quidditch), oltre a partecipare agli europei per club, è stata chiamata per il raduno della Nazionale.”

Obbiettivi per il campionato di Vignola?

Federico: “parto dal fatto che la partecipazione non è stata scontata perché abbiamo dovuto fare le corse per riuscire ad ottemperare a tutti i requisiti dell’AIQ  per partecipare all’evento e già parteciparvi sarà un successo. Noi non ci prefiggiamo l’idea di vincere ma vogliamo fare la nostra bella figura consci delle nostre qualità e dei nostri difetti ma possiamo toglierci delle belle soddisfazioni.” Silvia: “un posto sul podio non ci dispiacerebbe anche perché i primi tre classificati hanno il diritto di partecipare all’Europeo per club dell’anno successivo.”

Consigliereste questo sport a bambini e ragazzi che si approcciano per la prima volta all’attività sportiva?

Silvia: “ovviamente perché oltre a fare bene come tutti gli sport, il quidditch è davvero divertente e si unirebbe l’utile al dilettevole. “Fede: si perché si gioca con squadre miste e c’è l’aspetto gay friendly che è molto importante. Lo consiglio perché è uno sport divertente, che si può fare ovunque perché l’attrezzatura da usare è semplice da trovare (un pallone da pallavolo sgonfio per la pluffa, palloni morbidi per i bolidi, gli anelli si possono ricavare da hula hoop e da un tubo messo su una base dell’ombrellone e per la scopa basta può bastare un pezzo di legno).” “Quindi – concludono Federico e Silvia - iniziate a giocare a quidditch e sosteneteci seguendo la nostra pagina ufficiale facebook Siena Ghibellines Quidditch Club e sostenete il movimento in generale perché il mondo non è fatto di solo calcio”.

LA ROSA COMPLETA DEL SIENA GHIBELLINES QUIDDITCH CLUB

Portieri: Pierangelo Ceccolin#18, Maiorano Giovanni #7.

Battitori: Ascani Valeria #17, Battilomo Silvia #666, Carciola Francesco #19, Crociani Erika #5, Mallia Alice #8, Sampieri Leonardo #22, Vittori Camilla #3.

Cacciatori: Bretti Davide #110, Bruttini Alessia #15, Cancelli Simone#13, Fabbri Federico #25, Lucchesi Simone#11, Pacciani Francesco #2, Paffetti Chiara #21, Tafani Irene #97.

Cercatori: La gioia Nicola #0, Ruscitti Tommaso #4.

 

Claudio Bicchi

 

 

 

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