Nessuna notizia del Consiglio di Stato, sull'aggiudicazione dei lavori
Sbiadiscono i segnali stradali che ne indicavano la chiusura, le lancette corono veloci ma il ponte di sulla Cassia resta in attesa.
Il 29 maggio l'assise amministrativa romana ha emesso la sentenza sulla diatriba legata all'avvio dei lavori per il ponte nel Comune di Poggibonsi, ma ormai la vicenda ha assunto tinte kaftkiane.
Il 6 giugno la Provincia di Siena ha pubblicato un post sulle sue pagine social: “Ponte di Bellavista, per l’aggiudicazione definitiva dei lavori si rimane in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato".
Sono passati dieci giorni ma ancora nessuna notizia è giunta in Valdelsa. Scartabellando i manuali di diritto pubblico e amministrativo si individuano le tempistiche per delineare orientativamente la vicenda. Il Consiglio di Stato pronuncia la sentenza dopodiché, viene redatta e depositata nella segreteria del giudice entro 45 giorni. Successivamente, questa è resa pubblica tramite deposito nella segreteria, rendendola disponibile al pubblico, Le parti coinvolte, in questo caso le aziende e la Provincia di Siena, ricevono entro 5 giorni dal deposito una comunicazione con il verdetto del Consiglio.
In un mondo digitale dove tutto o quasi è in tempo reale, i meccanismi della giustizia amministrativa restano ancorati ai ritmi del passato. Questa lentezza viene percepita e sofferta dai cittadini che vorrebbero avere delle risposte definitive, su una vicenda che si sta dilungando da troppo tempo e che ormai a assunto i toni di un racconto dello scrittore Kaftka. Una novella che vede alcune comunità, Staggia Senese e Bellavista in primis, intrappolate nei labirinti di una burocrazia fatta di ricorsi e controricorsi.
Come se questo non bastasse ci si mette anche la placida macchina giudiziaria a prolungare una vicissitudine che si sta trasformando in un'attesa "brechtiana. Un Godot fatto di ferro e cemento dalle sembianze di ponte, che non arriva mai.
Filippo Landi