Gli spazi riaperti al pubblico a dicembre. Il Sindaco Fabio: "La cultura di Siena al centro del nostro impegno quotidiano"
Siena, la Galleria Civica si rinnova: un viaggio dall’arte medievale all’epoca moderna
Si apre un nuovo capitolo per la Galleria Civica del Comune di Siena. Dopo un lungo intervento di recupero e riallestimento, le tre sale dell’ex Quadreria del Museo Civico, affacciate sul Cortile del Podestà, sono state ufficialmente presentate oggi, giovedì 20 febbraio, nella Sala delle Lupe. All’evento hanno preso parte il Sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, insieme a Paolo Ceccotti, dirigente della direzione Opere pubbliche ed opere PNRR, manutenzioni, Monica Vanni, responsabile del servizio Politiche culturali, Caterina Biagini, responsabile unico del procedimento, e Veronica Randon, curatrice dell’allestimento.
Il valore della cultura
"Il rinnovamento della Galleria del Museo Civico di Siena – ha dichiarato il Sindaco Nicoletta Fabio – è un'operazione di grande importanza per la valorizzazione della nostra storia e della nostra cultura. Questa riapertura restituisce alla città uno spazio fondamentale per la conoscenza e la fruizione del nostro patrimonio artistico. Ogni opera esposta racconta un frammento del nostro passato, ma al tempo stesso ci spinge a guardare al futuro con fiducia."
Un allestimento tra tutela e valorizzazione
Il nuovo allestimento, realizzato in accordo con la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le Province di Siena, Grosseto e Arezzo, mira a integrare e completare gli spazi museali del Museo Civico. Il progetto ha previsto interventi architettonici e storico-artistici volti a rendere più chiara la fruizione dell’esposizione, attraverso un percorso organico che accompagna il visitatore dall’arte medievale all’epoca moderna.
Uno degli aspetti più rilevanti dell’intervento è il recupero delle tre sale del primo piano del Palazzo Pubblico, dove le antiche trifore trecentesche sono state liberate dalle pannellature che ne impedivano la visione. Grazie a moderne pellicole protettive anti-UV, ora la luce naturale si integra con quella artificiale per offrire una visione ottimale delle opere esposte. Inoltre, il nuovo allestimento ha previsto una ridefinizione dei percorsi museali, arricchendo la visita con una selezione mirata di opere d’arte.
Le opere in esposizione
Le opere selezionate sono state sottoposte a restauro o manutenzione conservativa prima dell’esposizione, seguendo un criterio cronologico e qualitativo. Il percorso inizia con la pittura, la scultura e le arti applicate del XIV e XV secolo, con capolavori come il "San Michele Arcangelo vittorioso sul demonio" attribuito ad Ambrogio Lorenzetti, rara testimonianza di vetrata trecentesca, e la predella con "Due episodi della vita di San Bernardino" di Neroccio di Bartolomeo de’Landi, che offre uno spaccato vivido della Siena del XV secolo.
La seconda sala è dedicata all’apparato decorativo della Cappella del Campo e ruota attorno alla monumentale sinopia dell’affresco "Vergine e santi protettori di Siena", realizzata da Giovan Antonio Bazzi, detto Il Sodoma, nel 1539. Il percorso si conclude nella terza sala, con dipinti del XVI e XVII secolo di artisti di spicco come Alessandro Casolani, Rutilio Manetti e Bernardino Mei.
Le opere sono esposte su pannelli autoportanti e lungo le pareti, seguendo un criterio cronologico. Ogni sala è caratterizzata da una diversa colorazione di fondo per valorizzare i materiali e le tecniche artistiche. Le didascalie, essenziali e integrate nei pannelli espositivi, offrono un supporto informativo chiaro senza distogliere l’attenzione dalle opere.
Il riallestimento è stato affidato ad aziende e professionisti altamente qualificati del territorio, mentre i restauri sono stati curati da esperti del settore