Stiamo vivendo tempi di labile tradizione cristiana
In questi tempi di labile tradizione cristiana ricordiamo che il Santo Natale festeggia la nascita di Gesù a Betlemme e, oggi come oggi, può suonare come una notizia! Tra un panettone, un pandoro ed un panforte, quel Gesù poi vissuto a Nazareth in Galilea, che finirà sulla croce dopo 33 anni consumati intensamente, ci ricorda i 2000 anni e passa della nostra cultura/tradizione.
Questo mondo così distratto ed incoerente tanto da portare al festeggiamento chiunque e di qualsiasi religione, con alberi di natale e renne scandinave, mischia cose pagane di un 25 dicembre che accomuna consumisticamente anche i seguaci di satana.
Polli farciti, lasagne pregne di ogni genere di grassi saturi, insalate russe strabordanti di maionese, dolci per tutti, turni di notte per i fabbricanti di ricciarelli. Buste, bustoni, scatole e regali, pacchi di ogni genere, corrieri intasati ed oberati di lavoro per oggetti da trasportare.
File, caos, urla! Clacson! Auto in coda! Parcheggi intasati, commesse scortesi come sempre, anche prima dell'imbrunire...
Catene in franchising che godono di invasioni di oggetti a poco prezzo, vampiri dello sconto che si aggirano per le vetrine con la bava alla bocca, come per poter succhiare l'ultima goccia di sangue della vena del consumismo.
Cene degli auguri cira 20; una ogni sera prima del giorno dell'avvento, facili “gozzovigliatori” , professionisti dell'aperitivo o dell'apericena col sugo grondante dalle labbra e dallo spritz facile, finger food...l'ultima scusa per avere anche le dita unte! Parenti, cucine maleodoranti, puzza di sugo nei vestiti nuovi, patacche di fritto sulla cravatta!
Messa di natale? Ecco che atei e seguaci di sette segrete si aggirano col vestito buono e la scarpina lucida, soprattutto in cattedrale, dove lo sfoggio e l'opulenza assumono contorni del salotto buono della città.
Ore 23:59 della vigilia, ecco che il corpo di Cristo arriva alle labbra o alle mani degli astanti, siamo lì per quello! C'è chi è lì per quello, per Lui ! E c'è chi è lì perché è abitudine. Speriamo che ci perdoni tutti, belli e brutti!
Dopo 2000 anni abbiamo dimenticato parecchio di quello che dovremmo festeggiare il 25 dicembre; forse non tutti, in ogni caso sarebbe auspicabile recuperare almeno il nostro lato più spirituale, quello che volge lo sguardo al cielo, nell'altrove, oltre noi, oltre la nostra fisicità e le preoccupazioni terrene.
Il trascendentale è opera divina, buon Natale BUON NATALE!
Simone Benvenuti