Presentanto il Cencio per il Palio di Provenzano 2025
Siena svela il Drappellone del Palio del 2 luglio: un omaggio alla Madonna di Provenzano e alla cultura senese
È stato presentato nel pomeriggio di giovedì 26 giugno, nel suggestivo Cortile del Podestà, il Drappellone del Palio del 2 luglio 2025. A realizzarlo è stato Riccardo Manganelli, artista senese con radici profonde nel mondo delle Contrade. Il drappo è dedicato alla Madonna di Provenzano, figura sacra del Palio d’estate, e celebra i 500 anni dell’Accademia degli Intronati, storica istituzione culturale di Siena.
Dopo il tradizionale squillo di chiarine, è stata la sindaca Nicoletta Fabio ad aprire la cerimonia con un discorso carico di emozione.

Il significato del Drappellone
L’opera è un racconto per immagini, distribuito su tre livelli. In basso, protagonista è il cavallo, colto in un momento di calma, circondato da mani che lo accarezzano: un gesto di tenerezza e rispetto che ogni contradaiolo conosce bene. Al centro campeggia la Madonna di Provenzano, vestita di bianco e d’oro, incoronata da amorini e affiancata dagli stemmi delle Contrade partecipanti. In alto, lo sfondo mostra Siena vista da un’angolazione particolare, come a simboleggiare la prospettiva della Piazza al momento dell’uscita.
L’intero Drappellone è dipinto su seta con toni caldi e terrosi, tra cui spicca un colore particolare, il “satinobro”, che richiama il tufo su cui si corre il Palio. Ogni elemento del dipinto, dagli stemmi agli amorini, è stato curato con precisione quasi miniaturistica, frutto di una profonda dedizione artistica e affettiva.
Le parole del sindaco
«È un Palio autenticamente senese – ha detto la sindaca Fabio – un Drappellone che racconta valori come la libertà e la conoscenza, simboleggiati dalla pietra sorretta dagli amorini, su cui compare l’emblema degli Intronati. È un omaggio a un’istituzione che ha saputo coltivare cultura e identità nei secoli. E proprio in un’epoca in cui tutto cambia, il Palio ci ricorda che, davanti a questo “cencio”, siamo tutti uguali, uniti dall’amore per le nostre bandiere».
L’analisi dell’opera
Per Giovanni Mazzini, «parlare del Drappellone di Manganelli quasi non serve, tanto è forte e diretto nel suo linguaggio. Colpisce prima il cuore e poi l’occhio. Il cavallo, così realistico, suscita il desiderio spontaneo di accarezzarlo. Le mani che lo toccano sono le mani di tutti noi senesi, custodi di un amore viscerale per questi animali. L’opera è piena di simboli che parlano a chi conosce la vita di Contrada».
Le emozioni dell’artista
Riccardo Manganelli, visibilmente emozionato, ha raccontato l’origine profonda della sua ispirazione: «Per chi è cresciuto tra le Contrade, dipingere il Palio è un’esperienza che va oltre l’orgoglio. È come mettere su seta tutto ciò che ti scorre dentro fin da bambino. Ho voluto portare in questo Drappellone i colori della nostra terra, l’ocra, la terra d’ombra, i ricordi di famiglia: da mio nonno e mia madre, entrambi pittori, a mio padre architetto, che mi ha insegnato a guardare lo spazio con occhi diversi».
Particolarmente toccante il riferimento alla Madonna di Provenzano: «Per me è una figura fortissima, simbolo di protezione e di giustizia. In questo drappo, è la presenza che abbraccia e benedice tutto, con tenerezza e forza».
Una cerimonia ricca di significato
Alla cerimonia hanno partecipato anche l’artista Laura Brocchi, autrice del Masgalano 2025, la direttrice dell’Archivio di Stato Cinzia Cardinali e Riccardo Ricci, in rappresentanza delle associazioni storiche dei Palcaioli senesi, che hanno donato l’opera di quest’anno.
Il Drappellone di Manganelli è pronto ad andare nelle mani della Contrada che vincerà la Carriera del 2 luglio. Un’opera che parla il linguaggio della passione, della tradizione e dell’identità senese. (Foto Carlo Neri)