GSK VACCINES, FILCTEM CGIL: "LONTANI DAGLI OBIETTIVI DELLA MULTINAZIONALE"

News inserita il 25-02-2025 - Attualità Siena

"Ad ora solo 91 uscite volontarie concretizzate"

GSK, adesioni al programma di uscita volontaria al di sotto delle aspettative. Sindacati preoccupati: "Serve chiarezza sul futuro"

A quasi tre mesi dall’avvio del programma “Preference to leave” – il piano di uscite volontarie promosso da GSK – i numeri delle adesioni si rivelano ben lontani dalle previsioni aziendali. Secondo quanto riferito dalla FILCTEM CGIL di Siena, infatti, ad oggi sono solo 91 i lavoratori che hanno finalizzato l’accordo di uscita, a fronte dei 270 previsti dall’azienda.

Sebbene resti ancora del tempo per aderire, il sindacato sottolinea come la questione sia ormai marginale: chi intendeva lasciare l’azienda ha probabilmente già preso una decisione, mentre restano irrisolti gli interrogativi sul futuro di chi sceglie di restare.

A destare maggiore preoccupazione è l’atteggiamento di GSK, che – denuncia la FILCTEM CGIL – non ha fornito risposte su quali saranno le prossime mosse nel caso in cui non venga raggiunto il numero di adesioni prefissato. Inoltre, l’azienda non avrebbe mostrato disponibilità a un confronto con le parti sociali per definire un piano industriale in grado di garantire prospettive chiare ai lavoratori.

Questa situazione, afferma il sindacato, sta alimentando un clima di incertezza e timore, con inevitabili ripercussioni sull’ambiente di lavoro. Un paradosso, sottolinea la FILCTEM CGIL, per un’azienda che più volte ha dichiarato di voler garantire serenità ai propri dipendenti.

Un ulteriore elemento di preoccupazione riguarda le modalità con cui viene promosso il pacchetto di uscita. Secondo alcune segnalazioni ricevute dal sindacato, infatti, in alcune riunioni aziendali i manager avrebbero “invitato” i dipendenti a valutare l’adesione al piano, utilizzando metodi ritenuti poco consoni sia eticamente che professionalmente.

La FILCTEM CGIL chiede quindi maggiore trasparenza da parte di GSK e sollecita l’azienda a chiarire le reali prospettive future, coinvolgendo Istituzioni, Organizzazioni Sindacali e lavoratori. “Nascondersi dietro il ‘Preference to leave’ non è corretto nei confronti di chi ogni giorno si impegna per valorizzare il proprio lavoro e l’azienda stessa”, si legge nella nota del sindacato.

Di fronte a questi dati, la FILCTEM CGIL ribadisce la fondatezza delle proprie preoccupazioni e auspica che eventuali pressioni sui lavoratori rimangano entro i limiti del buon senso. “GSK, è il momento delle risposte”, conclude il comunicato.

 

 

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