GAVINO SANNA PENNELLA FUCECCHIO DI ROSSO - VERDE

News inserita il 20-05-2019 - Palio

In groppa a Red Riu, il fantino sardo ha portato in Sant’Andrea il palio “leonardiano”.

“Non sarà il primo cavallo del lotto, ma Red Riu è un animale da palio, e quando conta lui c’è. Un outsider con licenza di sorprendere”. Così scrivemmo venerdì, nel borsino del palio di Fucecchio al termine delle prove obbligatorie, riferendoci al cavallo toccato in sorte a Sant’Andrea.

E Red Riu, ribaltando ogni pronostico, ieri sera ha dato la pennellata giusta e, con  in groppa un Gavino Sanna sempre più protagonista dei palii di provincia e, forse prossimo ad un approccio alla Piazza del Campo, ha riportato il drappellone a Sant’Andrea dopo appena due anni di astinenza. Un dominio assoluto quello dell’accoppiata insuese: una batteria vinta al minimo dei giri ed una finale dominata da padroni della Buca, non lasciando spazio alle altre contrade che nulla hanno potuto davanti allo strapotere di Red Riu e di Gavino.

Già dalle batterie si era capito che sarebbe stato un pomeriggio ricco di sorprese; la prima, ha visto al via Borgonovo (Simone Fenu su Zarck), Sant’Andrea (Gavino Sanna su Red Riu), Porta Raimonda (Jonatan Bartoletti su La Gioconda), Ferruzza (Giuseppe Zedde su Vicky Fortuna) e Querciola (Carlo Sanna su Vankook) di rincorsa. Al contrario delle aspettative, è stata una mossa lunghissima, caratterizzata da ben 7 abbassamenti falsi e dal grosso nervosismo di Ferruzza che, come già dimostrato durante le prove, non riusciva a mantenere il contatto con il canape. Dopo 40 minuti di attesa, la mossa valida ha visto scattare in testa Sant’Andrea e Porta Raimonda, seguiti da Borgonovo mentre, uno scarto verso l’alto di Vicky Fortuna danneggiava Querciola, costringendola a ripartire da fermo. Alla prima curva del gommaio Borgonovo alzava Ferruzza verso lo steccato esterno, consentendo così a Querciola di superare entrambe le contrade per portarsi in terza posizione. Alla curva della mossa, ecco la svolta della batteria con la caduta di Ferruzza, che forse inciampava o forse galoppava sui posteriori del cavallo di Borgonovo. Per le quattro contrade restanti, ormai sicure della qualificazione, l’ultimo giro era una pura formalità, con Borgonovo che addirittura tagliava il traguardo al passo.

Clamoroso anche l’andamento della seconda batteria: il mossiere Gennaro Milone ha chiamato le contrade in questo ordine: Samo (Alessio Migheli su Uired), Torre (Adrian Topalli su Uolcher), Botteghe (Andrea Mari su Le Kabyl), San Pierino (Simone Mereu su Hakara Trois) e Massarella (Giovanni Atzeni su Vittorino) di rincorsa. La mossa è stata molto più rapida e semplice della batteria precedente nonostante la presenza delle avversarie Torre e Massarella; dai posti bassi, Samo e Torre sono state le più rapide a scattare, con Massarella che, con un gran volo esterno, si portava in terza posizione subito dopo la curva del gommaio, venendo poi ad affiancare Torre prima della mossa. Le due rivali proseguivano accoppiate fino al mezzo giro finale quando, inaspettatamente, Vittorino non rispondeva più alle sollecitazioni di Tittia ed cominciava a calare repentinamente, venendo superato di slancio, prima da San Pierino poi, nella retta conclusiva, da Botteghe, con Andrea Mari che, ultimo e fuori corsa per gran parte della batteria, riusciva così a conquistare una qualificazione insperata fino a pochi metri dall’arrivo, raggiungendo nell’atto conclusivo del palio la rivale Borgonovo, e questa rivalità è risultata decisiva per le strategie paliesche, in quanto la sorte ha voluto metterci lo zampino, posizionando le due contrade vicino al canape  in finale, facendo rivivere, ad un anno di distanza il duello tra Simone Fenu ed Andrea Mari, vinto anche quest’anno da più esperto fantino di Botteghe.

L’ordine della finale è stato quindi Querciola, Borgonovo, Botteghe, San Pierino, Sant’Andrea, Porta Raimonda, Torre e Samo di rincorsa. Anche in questo caso, la mossa è stata piuttosto rapida, nonostante il marcamento, neppure troppo accentuato, di Botteghe su Borgonovo. Quando Samo ha fiancato, Brio ha schiacciato allo steccato Fenu, estromettendolo dalla corsa mentre, dal centro dell’allineamento, Sant’Andrea sfilava in testa seguito da Porta Raimonda con Samo che, dalla rincorsa, riusciva a guadagnare la seconda posizione, portandosi all’esterno del battistrada alla prima curva della mossa. Red Riu però allungava di potenza, riuscendo a guadagnare quelle due/tre lunghezze di vantaggio che Samo, nonostante gli sforzi di un volitivo Alessio Migheli, non è riuscito a colmare. Porta Raimonda ha provato per un giro a tenere il contatto delle prime due ma la sua corsa si è conclusa alla seconda curva del gommaio quando Scompiglio ha dovuto improvvisamente fermare, scendendo da cavallo. Nulla da fare per le altre, costrette ad una corsa nelle retrovie. Con questa vittoria, la quarta negli ultimi 11 anni e la sesta assoluta, Sant’Andrea ha così raggiunto Porta Bernarda in vetta all’albo d’oro del palio di Fucecchio.

Davide Donnini

Foto tratta dalla pagina facebook della nobile contrada Sant’Andrea

 

 

 

 

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