L'episodio si è verificato nella mattinata del 19 giugno
La Polizia di Stato ha eseguito una misura cautelare di arresti domiciliari, disposta dal GIP del Tribunale di Siena su richiesta della Procura locale, nei confronti di un uomo di 34 anni originario di Napoli. Il giovane è accusato di furto ed estorsione aggravata ai danni di una donna senese di 91 anni, vittima di una truffa telefonica lo scorso 19 giugno.
L'episodio si è verificato nella mattinata del 19 giugno, quando l’anziana è stata contattata telefonicamente da un individuo che si è spacciato per un maresciallo dei carabinieri. L’uomo le ha riferito che il nipote era coinvolto in un grave incidente stradale e che rischiava il carcere. Per evitare l’arresto, il sedicente maresciallo ha richiesto che la donna consegnasse tutto il denaro e i gioielli in suo possesso.
Poco dopo la telefonata, il 34enne si è presentato presso l’abitazione della vittima, convincendola a consegnargli 700 euro in contanti, diversi gioielli in oro e un carnet di assegni. Dopo aver raccolto il bottino, l’uomo si è rapidamente dileguato.
La denuncia della vittima ha avviato immediate indagini da parte della Squadra Mobile della Questura di Siena. Gli investigatori hanno analizzato le immagini delle telecamere di videosorveglianza cittadine e i tabulati telefonici, che hanno confermato la presenza del 34enne a Siena nel giorno del furto. La collaborazione con la Questura di Napoli ha poi permesso di identificare e rintracciare il presunto responsabile.
Gli uomini della Squadra Mobile si sono recati a Napoli, dove il 34enne è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
Questo arresto rappresenta il sesto caso di truffe agli anziani risolto con successo dalla Squadra Mobile di Siena nell’arco di poco più di un mese. Le autorità ribadiscono l’importanza di segnalare immediatamente tentativi di truffa e invitano i cittadini, specialmente le persone anziane, a diffidare di richieste di denaro provenienti da sconosciuti o presunti rappresentanti delle forze dell’ordine.
Si ricorda che il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari. Ai sensi del principio della presunzione di innocenza, la responsabilità dell’indagato sarà definitivamente accertata solo in caso di sentenza irrevocabile di condanna.