Un 18enne ed una 23enne, entrambi residenti a Napoli, sono stati tratti in arresto per tentata estorsione aggravata in concorso
Arrestati due giovani a Monteriggioni per tentata estorsione: truffa ai danni di un'anziana con il metodo del "finto carabiniere"
Nel pomeriggio del 3 ottobre, i Carabinieri della Compagnia di Poggibonsi hanno arrestato in flagranza di reato due giovani, un ragazzo di 18 anni e una ragazza di 23, entrambi residenti a Napoli, con l'accusa di tentata estorsione aggravata ai danni di una persona anziana di Monteriggioni. I due avrebbero utilizzato la tecnica del "finto carabiniere e dell'incidente stradale", un modus operandi tristemente noto che, negli ultimi anni, ha mietuto molte vittime, in particolare anziani, sia nella provincia di Siena che a livello nazionale.
Il Modus Operandi della Truffa
Secondo quanto emerso dalle indagini, il piano messo in atto dai truffatori segue uno schema ormai consolidato. La vittima, di solito una persona anziana, viene contattata telefonicamente da un finto avvocato, che la informa di un grave incidente stradale causato da un familiare, spesso un figlio o un nipote. Il truffatore, per rendere la menzogna più credibile, sostiene che il congiunto si trova in stato di fermo presso una caserma dei Carabinieri e che per ottenerne il rilascio è necessario versare una cospicua somma di denaro, solitamente diverse migliaia di euro, a titolo di cauzione.
Nel caso specifico di Monteriggioni, la vittima prescelta è stata contattata da un finto maresciallo dei Carabinieri, che l'ha informata del presunto coinvolgimento del figlio in un grave incidente e della necessità di pagare 12.000 euro per rilasciarlo. Per isolare ulteriormente la vittima e ridurre al minimo le possibilità di un intervento esterno, i truffatori si sono fatti dare anche il numero di cellulare della signora, continuando a contattarla per rassicurarla e prepararla all'incontro con un loro "collaboratore" incaricato di ritirare i soldi o eventuali gioielli.
Nonostante la tensione e la preoccupazione per il proprio figlio, la donna è riuscita a mantenere la calma e, insospettita dalla richiesta di denaro, ha deciso di contattare la Centrale Operativa dei Carabinieri. Questo ha permesso agli agenti di organizzare un intervento tempestivo per smascherare i truffatori.
Verso le 18:30, una giovane donna, che si è presentata come collaboratrice dell'avvocato difensore del figlio, si è recata presso l'abitazione della vittima per ritirare la somma di denaro o i gioielli richiesti. Ad attenderla in casa, però, ha trovato i Carabinieri della Stazione di Monteriggioni, che l'hanno arrestata sul posto. Poco dopo, anche il presunto complice, un ragazzo che si trovava in strada a bordo di un'auto a noleggio, pronto per la fuga, è stato bloccato e arrestato.
Al termine dell'operazione, i due giovani, di 18 e 23 anni, sono stati tratti in arresto per tentata estorsione aggravata in concorso. Entrambi sono stati condotti rispettivamente presso le Case Circondariali di Siena e Sollicciano, a disposizione della Procura della Repubblica di Siena, che coordina le indagini.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e l’indagato, la cui posizione è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, non può essere considerato colpevole fino alla eventuale pronuncia di una sentenza di condanna definitiva.