La scellerata chiusura di Avi.Coop a Monteriggioni: 200 famiglie abbandonate e la responsabilità sociale calpestata. L'intervento dei sindacati
La decisione di chiudere lo stabilimento Avi.Coop di Monteriggioni, di proprietà del Gruppo Amadori, è una scelta ingiustificata, unilaterale e gravissima. Non solo getta nello sconforto e nell'incertezza 200 famiglie, ma rappresenta una vera e propria aggressione al principio costituzionale della responsabilità sociale delle imprese.
A denunciare questa "vergognosa ingiustizia" è la Fillea Cgil di Siena, che esprime la sua totale solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori di Avicoop. "Macellerie sociali come quella pianificata da Amadori non devono essere accettate" tuona il sindacato, che promette battaglia per il mantenimento dei posti di lavoro.
La Fillea Cgil sarà in prima linea al fianco della Flai Cgil Siena e delle maestranze Avicoop nella manifestazione del 20 Giugno a Cesena, così come era presente all'incontro istituzionale del 12 Giugno in Regione Toscana. L'obiettivo è chiaro: contrastare con determinazione questa decisione iniqua e costringere l'azienda a fare un passo indietro.
Ma la lotta non riguarda solo i sindacati e i lavoratori. La Fillea Cgil lancia un appello anche ai consumatori, invitandoli a riflettere sulle proprie scelte. "Vale la pena farsi abbindolare dalla propaganda pubblicitaria di un'azienda che calpesta i diritti dei lavoratori?" si chiede il sindacato, suggerendo di privilegiare aziende che operano nel rispetto della legalità e della giustizia sociale.
La chiusura dello stabilimento di Monteriggioni non è solo una questione economica, ma un attacco ai diritti dei lavoratori, alle comunità locali e al tessuto sociale del territorio. La mobilitazione sindacale, il sostegno delle istituzioni e la consapevolezza dei consumatori saranno fondamentali per impedire questa ennesima ingiustizia.