ELEZIONI A SIENA, COME UN FUMETTO DI DYLAN DOG

News inserita il 12-05-2023 - Attualità Siena

"L'alba dei morti viventi": grottesche riflessioni pre-elettorali

Le riflessioni pre-elettorali si sprecano laddove il senso del ridicolo pervade e permane nell'animo. Questa volta ispirati dal primo numero del fumetto Dylan Dog (L'alba dei morti viventi), osiamo dire che il racconto della situazione elettorale senese ci sembra quasi la stessa cosa.

La storia ruota intorno ad uno strano composto chimico (realizzato in laboratorio da Xabaras) che riesce a riportare in vita i morti.

E' una storia horror nel senso più stretto del termine, dove gli zombi sono un dichiarato omaggio ai morti viventi del regista George Romero, con la stessa passione per la carne umana e l'espressione vacua di chi non ha la più pallida idea di dove stia andando.

Forse confidando nella scarsa lucidità dei cittadini lobotomizzati e privi di memoria, si osano ricordare riparazioni alle stesse cose precedentemente danneggiate, nello spirito di chi se la canta e se la suona contemporaneamente.

Con una banca da 5500 licenziamenti e 150 filiali chiuse si osano stappare bottiglie di champagne. E non di spumante... perché i vini italiani potrebbero esaltare troppo il senso della patria. Giammai!

Per la sanità pubblica intrisa di anomalie e fatta scadere di livello da partiti conniventi con ogni forma di corruzione, si annuncia che tornerà tutto a posto, senza neanche passare dal vostro perdono perché loro, i potenti di turno, essendo così perfetti, non hanno neanche bisogno della misericordia divina, oltre che della vostra pazienza.

Onnipotenza partitica del distruggere tutto e asfaltare alla maniera di uno schiaccia-sassi: non ha fatto eccezione l'università che la gente preferisce frequentare più che mai in altre città toscane.

“Ahi quanto a dir qual era è cosa dura...esta selva selvaggia e aspra e forte che nel pensier rinnova la paura!” diceva il sommo poeta per cose che non vedeva bene iniziando la discesa all'inferno.

Nella storia dell'umanità la resurrezione è riuscita solo al figlio di Dio ma prima di resuscitare bisogna morire, passaggio obbligatorio senza il quale una rinascita non è possibile.

La non ammissione di colpe generazionali e nefandezze oligarchiche, festini porno ai quali non ci interessa chi vi partecipasse e con quali sostanze. Siamo così moderni e permessivi da farli divertire come meglio credono. Non siamo certo noi i moralisti per una sodoma e gomorra vissuta nella nostra Siena ma chi è senza peccato tra i politici scagli la prima pietra.

Ordunque l'ottimismo potrebbe venire da una catastrofico tabula rasa o da un diluvio universale che non abbiamo percepito: i candidati più simpatici e sinceri ci sembrano avere la stessa fortuna di Fantozzi che tenta di prendere il autobus al volo gettandosi dal balcone.

Andò a finire che il buon Ugo aggrappandosi all'ultimo occupante del bus trascinò giù tutti gli altri!

Buone elezioni, carissimi candidati. "Il paradiso può attendere"

 

Simone Benvenuti

 

 

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