DUE CHILI DI MARIJUANA IN AUTO, GIOVANE ARRESTATA A POGGIBONSI

News inserita il 01-07-2020 - Cronaca Siena

Nei guai una 24enne di Colle di val d'Elsa

Essendo prevedibile che, con la fine del periodo di forti limitazioni alla circolazione delle persone, imposto dal governo per arginare i contagi da covid-19, potessero ritrovare spazio i traffici illeciti di droghe varie, i carabinieri del N.O.R. di Poggibonsi, dopo una serie di attività investigative e successivi riscontri, hanno fermato nella serata di ieri un’insospettabile ventiquattrenne colligiana, che con la sua autovettura si stava dirigendo da sola dal centro cittadino di Poggibonsi verso le campagne circostanti. 

La giovane, una volta fermata, ha provato a giustificare la propria presenza con una pretesa passione per i tramonti che di tanto in tanto amerebbe andare a rimirare dall’alto dei poggi.

Ma tale temperamento romantico è stato smentito dalla circostanza che il sole fosse ormai tramontato a quell’ora troppo tarda. 

Alle poco poetiche ma giuste obiezioni dei militari, la ragazza passava a giustificazioni più prosaiche, ammettendo che, a parte la passione per i tramonti, lei amava anche consumare qualche spinello. Confessava insomma di essersi recata in area boschiva per consumare dello stupefacente che consegnava spontaneamente ai militari.  

Tale concessione non convinceva però i carabinieri che, non fidandosi di tanta disponibilità, preferivano approfondire la vicenda con un’immediata perquisizione al veicolo. Dal bagagliaio emergeva così una grossa scatola di cartone nastrato con cura che, una volta aperta, consentiva di recuperare 4 grosse buste di marijuana per un peso complessivo di circa due chilogrammi

Nell’abitacolo è stata trovata anche una bilancia elettronica di precisione che non ha consentito alla giovane donna di formulare ulteriori scuse. In ragione del grande quantitativo di cannabis non compatibile con un uso personale e della presenza di uno strumento essenziale nel commercio di stupefacenti, la ragazza veniva tratta in arresto e condotta al carcere senese di Santo Spirito a disposizione della Procura della Repubblica. 

Si tratta probabilmente di un’incensurata ingaggiata da fornitori di una certa importanza allo scopo di avvalersi di un’insospettabile per il trasporto di consistenti quantitativi di roba. 

 

 

 

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