DISTURBI ALIMENTARI, ROSIGNOLI (PD): "GOVERNO RIFINANZI IL FONDO"

News inserita il 12-05-2025 - Toscana

"E li riconosca come malattie specifiche"

Elena Rosignoli

Disturbi alimentari, la Regione chiede più fondi e cure gratuite: “Colpiti soprattutto i giovani, servono risposte concrete”

Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato una mozione per chiedere al Governo più fondi per la prevenzione e la cura dei disturbi alimentari. A presentarla è stata la consigliera del Partito Democratico Elena Rosignoli, che sottolinea l’importanza di rendere gratuite 16 prestazioni sanitarie fondamentali, attualmente non esentabili.

“In Italia sono 3 milioni le persone che soffrono di disturbi del comportamento alimentare, il 5% della popolazione, e il 96% sono donne – ha spiegato Rosignoli –. Tra i giovani, queste malattie sono la seconda causa di morte dopo gli incidenti stradali. È urgente sostenere le famiglie, spesso sole e impreparate davanti a queste situazioni”.

La consigliera critica duramente il Governo Meloni per aver tagliato il fondo specifico creato durante il Governo Draghi, destinato proprio alla prevenzione di disturbi come anoressia, bulimia e alimentazione incontrollata. “Quel fondo era separato da quello generale per la salute mentale, con risorse dedicate e un’autonomia all’interno dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) – ha detto –. Ora il Governo ha scelto di accorpare tutto, destinando solo 500mila euro l’anno per tre anni a un fondo unico per tutte le malattie mentali. Troppo poco, e troppo generico”.

La Regione Toscana, intanto, si sta muovendo in un’altra direzione. È stata appena approvata una delibera per creare un modello organizzativo unico, con linee guida per le Asl e gli ospedali. L’obiettivo è offrire diagnosi, cure e assistenza in modo coordinato e uniforme, grazie a un approccio multidisciplinare che coinvolga diverse figure professionali fin dalle prime fasi della malattia.

“La sanità toscana vuole migliorare la presa in carico di questi pazienti, offrendo cure più mirate per una patologia complessa che colpisce soprattutto i giovani – ha concluso Rosignoli –. È il momento di fare un passo avanti, non due indietro”.

 

 

Galleria Fotografica

Web tv