Il 21 maggio alle 17.30 un convegno promosso dal Garante dei detenuti del Comune di Siena
Devianza giovanile, a Siena un convegno per fare il punto su prevenzione e ruolo delle istituzioni
Un confronto pubblico per parlare di devianza giovanile e di come prevenire comportamenti a rischio tra i ragazzi: è questo lo spirito del convegno “Devianza giovanile: un focus sulla prevenzione e il ruolo delle istituzioni”, in programma martedì 21 maggio alle 17.30 nella Sala delle Lupe di Palazzo Pubblico a Siena. L’iniziativa è promossa dal Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Siena, Stefano Longo.
Un tema quanto mai attuale, che chiama in causa scuole, università, istituzioni e mondo penitenziario per costruire insieme percorsi di responsabilità condivisa. L’obiettivo è fare rete e raccontare alla cittadinanza il lavoro già in corso per offrire ai giovani alternative concrete e positive.
Il convegno affronterà tre grandi temi: gli aspetti normativi e giuridici legati alla prevenzione, il ruolo della formazione (anche in carcere), e le condizioni di vita negli istituti penitenziari, con un focus sul rischio suicidario.
“Vogliamo restituire pubblicamente il lavoro che tante realtà educative stanno già facendo – spiega Stefano Longo – e rilanciare il valore della prevenzione come cultura da costruire insieme. Serve conoscenza, dialogo e collaborazione per non lasciare nessuno indietro, nemmeno chi ha sbagliato”.
Dopo i saluti istituzionali dell’assessore alle politiche sociali Micaela Papi e dell’assessore alla sicurezza Enrico Tucci, prenderanno la parola diversi esperti: l’avvocato Michela Rossi parlerà del ruolo della pena come strumento di prevenzione, mentre Davide Latella si concentrerà sull’evoluzione normativa del principio di rieducazione. Graziano Pujia, dirigente dell’amministrazione penitenziaria, interverrà sulla prevenzione del suicidio in carcere. I docenti Federico Frati e Gianluca Navone affronteranno rispettivamente il ruolo della scuola nella prevenzione e l’importanza dello studio come strumento di reinserimento sociale per chi è detenuto. A chiudere l'incontro sarà lo stesso Garante, Stefano Longo, con una riflessione sul valore civico e istituzionale della prevenzione.
Per l’assessore Papi, il convegno rappresenta un’occasione importante per affrontare un fenomeno complesso come quello della devianza giovanile: “Non possiamo limitarci a reagire di fronte all’emergenza. Serve un impegno corale: scuola, famiglia, istituzioni e società devono lavorare insieme per offrire ai ragazzi un’alternativa credibile fatta di relazioni, legalità e rispetto”.
Anche l’assessore Tucci sottolinea l’importanza del lavoro di squadra: “La sicurezza si costruisce non solo con controlli e regole, ma con educazione, ascolto e partecipazione. Questo convegno è un’occasione per confrontarsi sui dati e sulle esperienze, ma soprattutto per ribadire che vogliamo essere presenti, uniti e responsabili”.
L’iniziativa si svolge in collaborazione con l’Università di Siena, che da tempo è impegnata anche all’interno delle carceri con percorsi di formazione pensati per aiutare i detenuti a costruire nuove possibilità di vita.