Voria, Consonni, Dierna e Boccardi a fine gara
Siena – Un pareggio amaro, quello contro il Grosseto. Si chiude una stagione che al Siena lascia l’amaro in bocca per non aver centrato l'obiettivo minimo dei Playoff. L’allenatore Gill Voria parla con sincerità: “Il Grosseto si è difeso bene, noi ci abbiamo provato, ma siamo stati imprecisi.

Voria sottolinea anche i problemi legati agli infortuni e alla rosa ridotta: “Ho dovuto adattare due giocatori fuori ruolo nei terzini. Non è un alibi, ma pesa. Candido e Boccardi li abbiamo recuperati solo all’ultimo”. Poi un pizzico di rammarico: “Peccato per il tiro di Giannetti all’ultimo minuto, se fosse entrato ora staremmo parlando di un’altra partita. Il gol che abbiamo preso era evitabile, bastava spingere l'autore del cross sul piede debole”.
L’allenatore difende anche la squadra sul piano emotivo: “I primi delusi sono i ragazzi. Ci tenevano a raggiungere almeno l’obiettivo minimo. Non è stata la stagione che speravamo. Non so cosa sia successo dentro, io non ero qui dall'inizio. Questa piazza meritava di più”.
Su Galligani, Voria è chiaro: “Non so cosa sia successo di preciso. Non si è allenato, ha avuto dei problemi. Io ho fatto le mie scelte. Ognuno ha la sua coscienza”.
Luigi Consonni, tecnico del Grosseto: “La partita è andata come l’avevamo preparata. Alla fine il Siena si è sbilanciato e noi non siamo riusciti a chiuderla. Se non segni, rischi sempre di essere ripreso”.
Consonni non cerca scuse, ma dà un quadro lucido della stagione: “Quando sono arrivato, la squadra era in difficoltà. L’obiettivo minimo erano i playoff. Abbiamo avuto tanti infortuni importanti nel girone di ritorno. A volte ci è mancata anche un po’ di fortuna”.
Il futuro è incerto, ma lui lancia un messaggio alla società: “Mi auguro che il Grosseto scelga un allenatore che ci metta tutto se stesso, come ho fatto io. Sarebbe giusto fare un’analisi col presidente: ognuno deve prendersi le proprie responsabilità. Non avevamo la rosa del Livorno, ma potevamo arrivare ai playoff. Alla fine, anche altre piazze importanti come Siena e Follonica hanno deluso”.
Deluso ma combattivo anche Davide Dierna, difensore del Grosseto: “Oggi c’è tanta amarezza. Potevamo scrivere un pezzo di storia, ma non ci siamo riusciti. Sono arrivato in un momento difficile e siamo stati bravi a ripartire. L’andata a Siena è stato il punto più alto dell’anno”.
Il difensore racconta anche le sue difficoltà fisiche: “Venivo da tre mesi fermo, nel girone di ritorno ho avuto problemi e giocato solo metà delle partite. Questo campionato era di livello basso, ai playoff ci vanno squadre come Foligno, Ghiviborgo, Seravezza, Orvietana… e noi no. Non siamo stati abbastanza bravi a reagire quando le cose si sono messe male. Ma da un anno così difficile può nascere qualcosa di importante”.
Infine, le parole di Boccardi, attaccante del Siena, fotografano la stagione con lucidità: “Oggi è stata una partita complicata, ma i problemi vengono da prima. Trestina, Fezzanese… abbiamo buttato 12 punti. Eravamo partiti con entusiasmo, poi le sconfitte ci hanno tolto fiducia”.
Sul futuro personale lascia aperta la porta: “A livello personale sono abbastanza soddisfatto, ma conta la squadra. Se la società vuole, sono disponibile a restare. Una rosa come la nostra non può non puntare ai playoff”.
"Siena è una piazza che deve partire sempre con un solo obiettivo: vincere. Speriamo che il futuro porti investimenti e ambizione. Il rammarico più grande? Le tante sconfitte in casa. Siena merita di più”. Poi uno sguardo al passato:“Ho giocato a Grosseto per otto anni, tornare qui fa sempre effetto.
Christian Carapelli