DA POGGIBONSI A SANTIAGO: DIARIO DI UN CAMMINO (1)

News inserita il 29-03-2018 - Ok Siena

La prima tappa è tutta mentale, l'attesa della partenza è il primo passo di un percorso di quasi mille chilometri attraverso la Spagna

Zaini e sacchi a pelo, scarponi e bastoni, facce: nord europee, mediterranee, orientali, americane; il microcosmo dei pellegrini, viandanti, turisti e viaggiatori che per devozione, passione, curiosità, turismo e avventura arrivano ai piedi dei Pirenei, convergendo su Saint Jean Pied de Port, centro nevralgico del Cammino di Santiago, per la precisione del cammino francese. Conchiglie, ostelli, ristoranti, ogni singola pietra ricorda il Cammino. Borgo Cammino per eccellenza, campo base, villaggio olimpico del camminatore, preparazione spirituale, atletica fisica sono al massimo livello, qui ognuno si pone di fronte ai propri limiti pronto a superarli, con l'attraversamento dei Pirenei. Attraversamento fisico, geografico, ma soprattutto psicologico, varcare il confine, scollettare, significa oltrepassare il proprio limite esistenziale fatto di paure, domande, ricerche intime e intimistiche, religiose, esistenziali o fisiche che siano, non importa, il primo passo è stato fatto e comunque vada, e qualunque sia la distanza, l'esperienza iniziata lascerà un segno.
L'attesa accomuna tutti, un'attesa temuta da mesi, l'attesa dell'atleta, il viandante ricorda il ciclista. Concentrati per il gran premio della montagna la cima Coppi, il premio Desgrange per i francesi, l'ascesa al Col de Lepolder è per tutti coloro che intraprendono il Cammino Francese la vetta da battere, l'ostacolo da superare. L'attesa è il filo conduttore, di tutti coloro che arrivano a Saint Jean, c'è chi la vive immediata, perchè ha deciso di partire da pochi giorni, c'è chi invece ci convive da mesi o anni a seconda di quanto tempo fa ha deciso di intraprendere questo viaggio.
Saint Jean il suo ruolo di start, di passaggio di rampa di lancio, lo interpreta con un certo stile e una certa classe, borgo delizioso con le sue case di pietra bianca ornate di stemmi e gerani rossi, pendant con le imposte e le tegole dei tetti, i festoni con i coloro baschi appesi nelle vie, curato con precisione scenografica in ogni dettaglio, i suoi ponti, i canali, il fiume, tutto perfettamente al suo posto, il paesino sovrastato dalla possente cittadella militare cinquecentesca, ci lascia un ottimo ricordo, al momento della partenza. Saint Jean è il luogo dove l'attesa prende forma di borgo, la maggior parte dei presenti è in attesa di iniziare il viaggio, ma l'attesa la si sceglie, può essere a Pamplona, Logrono, Burgos, Leon Pontferrada e Sarria, o in ogni luogo dove si deciso di iniziare. Mille pensieri, mille domande, mille paure, mille paranoie tutte insieme, poi il giorno successivo, varcata la porta dell'ostello senza rendersene davvero conto, stiamo già camminando...

Filippo Landi

 

 

 

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