CRISI ECONOMICA LOCALE, DAI NEGOZI CHE CHIUDONO A UN FUTURO SEMPRE PIÙ INCERTO

News inserita il 02-12-2016 - Attualità Siena

La situazione sta allarmando ed inquietando i senesi.

Il bar dove avete fatto colazione per anni, il benzinaio, il negozio di dischi, il negozio di abbigliamento, la pizzeria, il ristorante, o semplicemente il negozio di giocattoli: teneteveli bene a mente perché, la prossima volta che ci passerete davanti, potreste trovare una saracinesca abbassata.

A Siena stanno chiudendo molti negozi storici, purtroppo è la triste realtà italiana che ormai vige dal 2015 ed a farne le spese sono soprattutto  i piccoli imprenditori. Un triste fenomeno che sta allarmando ed inquietando tutti i senesi.

Colpa della crisi economica, tasse alte, affitti che soffocano e concorrenza dei centri commerciali.

Quale futuro si prospetta  per la nostra città? Purtroppo non sembra dei più rosei e non riguarda solamente i negozi del centro storico ma anche le aziende più grandi della nostra provincia, che stanno andando avanti senza prospettive, con contratti  di solidarietà che stanno facendo abbassare gli stipendi a migliaia operai della  provincia di Siena. Come dice un vecchio proverbio toscano "senza lilleri un si lallera": salari, stipendi e pensioni scesi a picco e conseguente riduzione del potere d'acquisto sono il risultato di manovre finanziarie che si faticano a comprendere.

Ci dicono che la crisi sta finendo, ma i numeri dimostrano il contrario. In Italia  spariscono circa 30 negozi al giorno, il governo deve sintonizzarsi sulla realtà del Paese, altrimenti i cittadini non sapranno a chi credere.

Cosa fa lo stato italiano per risolvere tutto questo? Ben poco, a parte qualche dimostrazione di impegno nei talk show televisivi. Ci vogliono i fatti e non le chiacchiere, altrimenti i nostri figli e le generazioni future rischieranno di vivere nell'oblio di un futuro sempre più incerto.

Leonardo Carapelli

 

 

 

Galleria Fotografica

Web tv