CRISI BEKO, M5S TOSCANA: "MENTRE L'INDUSTRIA AFFONDA GOVERNO RESTA A GUARDARE"

News inserita il 19-02-2025 - Attualità Siena

"Immobilismo pericoloso, servono interventi immediati"

Mentre il settore manifatturiero italiano continua a perdere terreno, il governo resta fermo. È l’allarme lanciato dal Movimento 5 Stelle, che denuncia il rischio chiusura per 299 lavoratori della Beko di Siena e per migliaia di addetti dell’indotto. Un caso che, secondo gli esponenti pentastellati, non è isolato, ma il sintomo di una crisi industriale che colpisce l’intero Paese.

A livello nazionale, la produzione industriale segna una flessione per il 23° mese consecutivo, con un calo del 7,1% a dicembre e una perdita di fatturato di 42 miliardi nel 2023. “Di fronte a questa emergenza, il governo Meloni non ha messo in campo alcuna strategia per sostenere la manifattura, difendere l’occupazione o aiutare le imprese strozzate dal caro energia”, accusano Andrea Quartini, deputato M5S, Irene Galletti, presidente del Gruppo M5S in Consiglio regionale della Toscana, e Bonella Martinozzi, coordinatrice del Movimento nell’area senese.

I tre esponenti avvertono: senza un’azione immediata, il declino produttivo rischia di innescare una spirale di licenziamenti e chiusure aziendali, con conseguenze drammatiche per le comunità locali. “Servono misure incisive anche a livello europeo. L’Italia deve dimostrare autorevolezza e capacità di proposta, come accadde con i fondi del Pnrr sotto la guida del Presidente Conte, anziché inseguire le provocazioni di Trump e Musk o alimentare la corsa agli armamenti”, sottolineano.

Mentre fabbriche e aziende soffrono, il comparto della difesa continua a crescere, con un aumento annuo del 6% e ulteriori 7,5 miliardi stanziati nel triennio 2025-2027. A preoccupare il Movimento 5 Stelle è anche la proposta di attivare la "clausola di salvaguardia" per le spese militari, escludendole dal Patto di stabilità europeo. “Una scelta che conferma la totale assenza di una visione industriale da parte del governo, mentre il Paese perde posti di lavoro e competitività”, concludono i pentastellati, chiedendo un’inversione di rotta per tutelare imprese e lavoratori.

 

 

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