Decreto a firma del Sindaco, Nicoletta Fabio, per la creazione di un centro di documentazione permanente e l’attivazione di un tavolo tecnico
Siena compie un passo avanti nella conservazione e valorizzazione della sua storia sismica. Con un decreto firmato oggi, giovedì 27 febbraio, il sindaco Nicoletta Fabio ha ufficialmente istituito il Comitato per la memoria sismica senese, un organismo dedicato allo studio e alla promozione delle attività del futuro Centro di documentazione sulla memoria sismica senese e alla creazione di un tavolo tecnico di esperti.
Il Comitato opererà all’interno del Complesso monumentale del Santa Maria della Scala e sarà coordinato direttamente dal sindaco. Tra i membri figurano esperti di spicco nel settore: Dario Albarello, professore di Geofisica dell’Università di Siena e membro del Centro nazionale di microzonazione sismica del Cnr; Andrea Arrighetti, archeosismologo e ricercatore in Archeologia medievale; Viviana Castelli, sismologa storica dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Bologna; Marina Gennari, architetto specializzata in restauro e diagnostica monumentale; e Azelia Batazzi, storica dell’arte ed ex direttrice della Biblioteca Briganti.
L’obiettivo del progetto è duplice: da un lato, la creazione di un centro di documentazione permanente che raccolga e renda accessibile il patrimonio storico legato ai terremoti che hanno interessato la città; dall’altro, la promozione di iniziative culturali che sensibilizzino la cittadinanza, utilizzando strumenti innovativi e interattivi per riscoprire e valorizzare questo aspetto del patrimonio senese.
Per il 2025 è prevista la programmazione delle attività, con l’inaugurazione del centro fissata per la fine del 2026. Un tavolo tecnico, composto da esperti del settore e da un referente del Comune, avrà il compito di coordinare le iniziative. Parallelamente, la direzione del Santa Maria della Scala lavorerà all’individuazione di spazi idonei per l’archiviazione e la fruizione di materiali digitali, cartacei e audiovisivi, oltre che per eventuali esposizioni di manufatti storici.
Il centro di documentazione si configurerà come una banca dati delle fonti storiche originali utilizzate per ricostruire la storia sismica di Siena. La divulgazione avverrà anche tramite social network ed eventi dal vivo per coinvolgere la comunità. Inoltre, è in fase di studio un progetto per il censimento e il recupero di strumenti sismometrici storici conservati presso Università ed enti di ricerca.
L’iniziativa vedrà il coinvolgimento di numerose realtà locali, tra cui accademie, archivi, biblioteche, la Soprintendenza e l’Università di Siena, oltre a fondazioni bancarie e operatori turistici. Sul piano nazionale, sarà avviata una collaborazione con il gruppo di ricerca Edurisk dell’Ingv e con la sezione di Bologna dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.