CONTRADDIZIONI TOSCANE SULL'ETICA DELLA VITA

News inserita il 12-02-2025 - Toscana

La Regione ha approvato la legge sul fine vita

Il Granducato di Toscana ha vietato la pena di morte il 30 novembre 1786, diventando il primo Stato al mondo ad abolirla.

Da allora un po' di acqua sotto i ponti è passata e il giorno 11 febbraio 2025 è stato approvato dalla Regione, probabilmente distorcendo qualche normativa, il suicidio assistito nelle Asl suscitando per giunta la reazione immediata di qualche alto prelato.

Questa decisione ci pare in evidente contraddizione sull'operato dei nostri avi che consideravano la vita evidentemente sacra; questo “editto regionale”, di cui credevamo di non avere bisogno, speriamo che non ponga la Toscana al centro del fine vita per decisione propria, rischiando l'invasione da tutta Italia.

Con enorme tristezza e dolore nel cuore, ricordiamo che in Olanda ogni anno si consumano più di 1000 suicidi assistiti anche per sola depressione, basta andare dal medico e chiedere di morire. Necessaria una  seria riflessione: con il medico che viene posto di fronte al giuramento di Ippocrate per la preservazione della vita, chiedere alle Asl di morire ci sembra come chiedere al gommaio di forare una ruota!

Siamo in una nazione tradizionalmente Cristiana e cattolica e invocare l'intervento della massima autorità sarebbe veramente il caso!

Va sottolineato che esistono percorsi alternativi all'eutanasia, ovvero la sospensione legale dell'accanimento terapeutico e la susseguente terapia del dolore, questo per rispettare la vita e non rendere qualcuno colpevole di omicidio/suicidio non tanto di fronte allo stato ma semmai nella dimensione ultraterrena, dove  un giudizio più alto potrebbe condannarci alle fiamme eterne! (Per chi crede).

Augurandosi di non avere la fila allo sportello per morire, assistiti da chi dovrebbe difendere la vita, speriamo che queste poche righe servano perlomeno a destare il necessario stupore.

Buona vita!

Simone Benvenuti

 

 

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