CONFARTIGIANATO SIENA, IL BILANCIO DEL 2024 DI SEGRETERIA E PRESIDENZA

News inserita il 18-12-2024 - Attualità Siena

"Impegno e Proposte per il Futuro. Vicini ai lavoratori Beko"

Il 2024 si chiude con un bilancio economico difficile per il nostro Paese, e in particolare per il mondo del lavoro e dell’artigianato. A livello nazionale e locale, le difficoltà non sono mancate, ma Confartigianato Siena ha saputo mantenere alta la guardia, affrontando le sfide insieme agli imprenditori e confermando il proprio ruolo di tutela e promozione. Nonostante le difficoltà, gli associati hanno continuato a ribadire la loro fiducia all’associazione di categoria.

“Le aziende per Confartigianato e i soci – sottolineano il presidente Mario Cerri e i membri della segreteria, Marcello Alessandri e Gabriele Carapelli – sono rimasti agli stessi livelli dello scorso anno, un segno di stabilità e fiducia nonostante il contesto complesso”.

Tuttavia, il 2024 non è stato privo di difficoltà. In particolare, Confartigianato Siena ha dovuto affrontare insieme ai propri associati la crisi che ha colpito diversi settori, con un focus particolare sul comparto della moda. Le pelletterie della zona dell’Amiata, uno dei settori di punta per l’economia locale, hanno visto un calo del fatturato di circa il 40%, costringendo molte aziende a ricorrere agli ammortizzatori sociali.

“Per la provincia di Siena, la crisi è rappresentata in modo particolare dalle pelletterie della zona dell’Amiata – evidenziano Cerri, Alessandri e Carapelli – ma al momento il resto dei settori sta reggendo. Un'attenzione particolare va, però, riservata al comparto dell’edilizia, che non solo continua a essere cruciale per i lavori edili, ma rappresenta un motore per tutti gli altri settori legati al mondo edile”.

L’edilizia, infatti, è uno dei temi centrali del dibattito. “Il futuro dell’edilizia è incerto”, ammettono i dirigenti di Confartigianato Siena, “dopo due anni di fatturati importanti, oggi le aziende non sanno cosa le aspetta a causa della drastica riduzione dei bonus edilizi. A ciò si aggiunge il caro delle materie prime, che continua a pesare sia sulle aziende sia sui consumatori finali”.

Un altro paradosso che emerge in questo contesto è quello relativo all’occupazione. Nonostante il clima di incertezze, con un tasso di disoccupazione che rimane alto, le aziende segnalano una difficoltà nel reperire maestranze qualificate per completare le lavorazioni. “La disoccupazione è molto contenuta, ma le aziende non trovano la forza lavoro necessaria per portare avanti i progetti in corso – spiegano Cerri, Alessandri e Carapelli – Questo è un fenomeno strano, che evidenzia una discrepanza tra la domanda di lavoro e l’offerta disponibile”.

Per risolvere questa discrepanza e rilanciare l’economia del territorio, Confartigianato Siena propone una serie di misure. “Bisogna ripartire dalle scuole, dall’apprendistato e dalla formazione – spiegano i vertici dell’associazione – Solo così potremo creare la forza lavoro necessaria. È fondamentale far capire che anche Siena e la sua provincia sono territori appetibili, sia per chi vuole fare impresa sia per chi cerca lavoro come dipendente, senza dover andare altrove”.

Infine, Cerri, Alessandri e Carapelli si soffermano sulla grave crisi che sta colpendo la Beko e i suoi occupati senesi. “L’associazione è vicina ai lavoratori – affermano – quello che sta accadendo è un segnale importante per tutta la provincia, che rischia di perdere pezzi fondamentali della sua economia. Il rischio è che il territorio vada incontro a un impoverimento, con conseguenze gravi per le persone e per le imprese”.

 

 

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