La lettera al rettore dell'Università per stranieri di Siena Tomaso Montanari
"Come Collettiva F.R.O.G. rivendichiamo l'azione svolta ieri davanti l'Ateneo, credendo fermamente nel ruolo politico, culturale e sociale dell'Universitá. In quanto Collettiva composta da studentə universitariə, nella situazione odierna fatta di guerre, catastrofi ambientali, crisi economiche e sociali permanenti, speculazione, smantellamento del diritto allo studio, al lavoro, alla salute e all'abitare, crediamo che l'Universitá non possa più permettersi di avere un ruolo di facciata nel Paese: come agenzia formativa ed Istituzione garante di ideali come la libertà, l'uguaglianza, la pace, l'antifascismo e la giustizia sociale, l'Universitá ha un posizionamento ben preciso non solo nello spazio cittadino, ma anche in quello nazionale ed internazionale; ogni accordo che l'Università stipula, di conseguenza, non è irrilevante né a livello politico, né a livello accademico: il caso dell'Università per Stranieri e dell'accordo stipulato con la Marina Militare per esperienze di mediazione nella maxi-esercitazione Mare Aperto, la quale converge le Forze Armate in Sardegna, diviene quindi, per noi, incoerente ed aberrante.
Da decenni, l'Universitá, la ricerca e la scuola sono subalterne non solo alle logiche di mercato, ma anche alle esigenze belliche dell'Italia, degli Stati Uniti e della NATO, le quali spingono sempre più verso la militarizzazione dei territori e delle agenzie formative per rafforzare un'inquietante cultura della difesa e della sorveglianza: nel contesto accademico italiano, parliamo di ben tredici Atenei - tra cui l'Unistrasi - nei quali troviamo accordi stipulati con le Forze Armate, che minano la strutturazione critica e formativa dei piani di studio per poterli rendere utili allo sviluppo di avanguardie nel settore bellico; non parliamo, quindi, solo di Corsi di Studio di area scientifica, ma di ogni percorso utile all'affermazione della cultura della guerra, in una società già spesso indifferente ed assuefatta dalle immagini delle morti, dei bombardamenti e degli scontri.
L'Universitá per Stranieri di Siena, in quanto Ateneo di studi umanistici, ha per noi un ruolo centrale nella formazione del pensiero critico, libero e volto al benessere collettivo: la mediazione, di qualsiasi tipologia, è uno strumento primario di confronto e scontro, in cui le diversità si incontrano per poter dare vita a qualcosa di nuovo, di ibrido, ma siamo fermamente convintə che questo non può e non potrà mai accadere in esercitazioni militari e per questo Le chiediamo, Magnifico Rettore, l'interruzione immediata dell'accordo tra Unistrasi e la Marina Militare.
Auspichiamo ad un confronto costruttivo, nella speranza che questo non si fermi soltanto tra le mura dell'Università per Stranieri, ma che possa diventare un dibattito di carattere cittadino in cui, due degli Atenei più importanti e conosciuti del nostro Paese, riescano a riappropriarsi del proprio carattere politico, culturale ed antimilitarista."