Venivano raccolte per conto di un bookmaker estero, “puntate” su eventi sportivi nazionali ed internazionali.
Le Fiamme Gialle senesi hanno inferto un duro colpo ai gestori di
scommesse illegali, grazie al sequestro operato nei giorni scorsi dai
finanzieri della Tenenza di Poggibonsi di un vero e proprio centro di
raccolta scommesse abusivo nel Comune di Colle di Val d’Elsa.
Il
centro scommesse, gestito da un cittadino italiano, raccoglieva
illecitamente, per conto di un bookmaker estero, “puntate” su eventi
sportivi nazionali ed internazionali, senza le necessarie autorizzazioni
amministrative prescritte dalle leggi fiscali e di pubblica sicurezza
rilasciate dall’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato e dalla
Questura.
Le possibili scommesse venivano pubblicizzate grazie a
diversi monitor raffiguranti varie attività sportive; gli avventori del
locale potevano decidere su molteplici competizioni sportive, proiettate
all’interno del centro scommesse, fra cui calcio, corse di cavalli e
cani.
Il sequestro dei giorni scorsi è l’epilogo di un’indagine
avviata dai finanzieri lo scorso mese di giugno, a conclusione della
quale è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Siena il
titolare del centro di raccolta per il reato di esercizio abusivo di
raccolta scommesse.
Le indagini svolte hanno consentito all’Autorità
Giudiziaria senese di emettere un provvedimento di sequestro delle
apparecchiature informatiche presenti nell’esercizio, utilizzate per la
raccolta delle scommesse; l’esecuzione del sequestro da parte delle
Fiamme Gialle ha consentito di interrompere l’illecita attività.
L'operazione
si inserisce nel solco della quotidiana attività svolta dalla Guardia
di Finanza finalizzata all’emersione dell’economia sommersa nonché alla
lotta all’evasione e alle frodi fiscali che alterano le regole del
mercato danneggiando i cittadini e gli imprenditori onesti.
I
controlli svolti dai finanzieri, oltre a garantire la pubblica sicurezza
e la legalità fiscale nel delicato settore delle scommesse, comportano
anche importanti implicazioni di carattere sociale rappresentando la
risposta fornita dalla Guardia di Finanza alle accorate richieste di
aiuto provenienti dai familiari di numerose persone, di tutte le età,
colpite dalla terribile patologia della "dipendenza dal gioco".