COGENERATORE ALLE SCOTTE, GIORDANO: "IL CATTIVO FUNZIONAMENTO NON CREI DANNI ALLA COLLETTIVITÀ"

News inserita il 16-10-2025 - Attualità Siena

L'assessore ha risposto all'interrogazione del consigliere Enzo De Risi (Fratelli d'Italia)

Cogeneratori al Policlinico di Siena: ritardi e guasti sollevano interrogazioni in Consiglio comunale

Siena – I risultati nel campo del risparmio energetico al Policlinico Santa Maria alle Scotte, legati all’acquisto e all’inaugurazione di un cogeneratore, sono stati al centro di un’interrogazione presentata oggi, giovedì 16 ottobre, in Consiglio comunale dal consigliere di Fratelli d’Italia Enzo De Risi. A rispondere è stato l’assessore comunale alla sanità, Giuseppe Giordano.

Secondo quanto riferito dall’assessore, l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese (Aous) ha avviato un progetto di efficientamento energetico in collaborazione con il gruppo Renovit (ex Mieci), che prevede, tra gli interventi principali, la trasformazione del cogeneratore Coge1 in trigeneratore e l’installazione di un nuovo trigeneratore, Coge2, da 1,5 MWe.

Giordano ha spiegato che, a seguito del completamento dei lavori e della certificazione di regolare esecuzione del Coge1, l’impianto ha subito subito un guasto a un componente essenziale, lo scambiatore fumi, causando il fermo dell’impianto. L’impresa appaltatrice ha provveduto alla sostituzione del componente solo dopo ripetuti solleciti da parte della stazione appaltante, con le riparazioni concluse il 28 dicembre 2023.

“Successivamente – ha aggiunto Giordano – si è reso necessario realizzare ulteriori interventi collaterali per la messa in funzione del Coge1 come trigeneratore, con attivazione prevista entro il 31 marzo 2026. Nel frattempo, Aous ha avviato un contenzioso con l’impresa appaltatrice per quantificare i risparmi economici non conseguiti.”

Il secondo impianto, Coge2, era già previsto nel contratto di concessione e servirà ad aumentare l’autoproduzione energetica dell’ospedale. La produzione stimata porterà l’ospedale a coprire fino al 50% del fabbisogno elettrico e al 60% di quello termico, con un ulteriore supporto da un impianto fotovoltaico da 200 kW. Anche questo trigeneratore sarà operativo entro marzo 2026.

Giordano ha sottolineato che il contratto con Renovit comprende anche un vasto pacchetto di opere di riqualificazione impiantistica, dalla sostituzione dei sistemi di trattamento aria e acqua calda, alla telegestione degli ambienti, al relamping a LED, fino agli interventi antisismici e antincendio previsti nel MasterPlan dell’Aous, attualmente in aggiornamento e con completamento previsto entro dicembre 2025. L’investimento complessivo previsto ammonta a circa 298 milioni di euro.

“Mi auguro – ha concluso l’assessore – che i danni economici derivanti dal malfunzionamento del primo cogeneratore non ricadano sulla collettività, considerando il disavanzo della sanità regionale e il conseguente aumento dell’Irpef.”

Il consigliere De Risi ha replicato evidenziando i ritardi nella risposta all’interrogazione, presentata il 4 settembre e discussa solo il 16 ottobre, e ha criticato il funzionamento del primo cogeneratore: “L’impianto non ha mai funzionato e non entrerà in funzione prima del 2026. Ci si basa su benefici futuri senza risultati concreti. Inoltre, il problema non è solo il guasto: mancavano interventi collaterali necessari fin dall’inizio. La risposta ai cittadini, dunque, è arrivata in ritardo e conferma che il nosocomio non è perfetto dal punto di vista strutturale.”

De Risi ha concluso dichiarandosi “soddisfatto di aver ricevuto risposta, ma profondamente allibito dai contenuti e dalle giustificazioni fornite dall’Aous.”

 

 

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