I 299 operai, protagonisti di una difficile vertenza industriale, ricordano il Papa con commozione: "Fu il primo a darci voce, ci ha fatto sentire visti e ascoltati"
Siena – «Abbiamo appena appreso con profondo dolore della salita al Padre di Papa Francesco. Ci uniamo al cordoglio del mondo intero per la perdita di una figura tanto umile quanto straordinaria». Così i 299 lavoratori della Beko di Siena ricordano il Pontefice, che in un momento di grande difficoltà per la loro vertenza lavorativa li aveva accolti in Vaticano, accompagnati dal Cardinale Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo di Siena.
Una delegazione era stata ricevuta da Papa Francesco, che non solo li aveva ascoltati con attenzione e partecipazione, ma aveva anche portato il loro grido all’Angelus, facendo conoscere la loro storia a milioni di persone.
«È stato il primo a parlare pubblicamente della nostra situazione – scrivono i lavoratori in una nota – Ci ha donato tempo, sguardo e parole in un periodo in cui ci sentivamo invisibili. Il suo abbraccio ci ha restituito dignità».
In un messaggio intriso di gratitudine e spiritualità, i lavoratori rivolgono ora un ultimo pensiero al Papa che non li ha lasciati soli: «Innalzeremo i nostri cuori e le nostre preghiere fino a raggiungerti, Francesco. Grazie per essere stato vicino a noi, grazie per quello che hai fatto per tutte le persone».
