CHIRURGIA MAMMARIA, A SIENA IL FUTURO DELLA RICOSTRUZIONE

News inserita il 23-12-2024 - Attualità Siena

Con il tessuto adiposo da lipoaspirato. Grazie alla collaborazione tra la Chirurgia oncologica della mammella e il Centro conservazione cute sono operativi tre progetti innovativi nell’ambito dell'Organizzazione Toscana Trapianti

La chirurgia ricostruttiva mammaria sta vivendo un momento di significativa evoluzione grazie a un progetto innovativo sviluppato presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese (Aou Senese). L’iniziativa, frutto della collaborazione tra la Chirurgia oncologica della mammella, diretta dal professor Donato Casella, e il Centro conservazione cute, guidato dalla dottoressa Elisa Pianigiani e integrato nella Dermatologia del professor Pietro Rubegni, punta sull’uso del tessuto adiposo prelevato tramite lipoaspirazione per ricostruire il seno irradiato dopo una mastectomia. Il progetto è sostenuto dall’Organizzazione Toscana Trapianti (OTT), un finanziatore chiave nel panorama della sanità regionale.

Come sottolinea il professor Casella, la chirurgia ricostruttiva mammaria è ora parte dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), confermando il suo ruolo cruciale nel migliorare la qualità della vita delle pazienti oncologiche. "La sinergia tra le diverse specializzazioni dell’Aou Senese ci ha permesso di raggiungere livelli di eccellenza, introducendo approcci pionieristici come l’uso del tessuto adiposo per la ricostruzione post-mastectomia", spiega Casella. Questo approccio rappresenta il culmine di un percorso iniziato nel 2019 con l’impiego di matrici dermiche acellulari liofilizzate, che ha aperto nuove possibilità nella ricostruzione mammaria.

Autorizzato nel 2024, il progetto sull’uso del tessuto adiposo offre un’alternativa sicura ed efficace alle tradizionali tecniche ricostruttive. "Il tessuto adiposo viene prelevato con lipoaspirazione, processato e conservato a -80°C per essere reinnestato al termine del trattamento terapeutico", spiega la dottoressa Pianigiani. Questa tecnica evita ulteriori interventi di prelievo, riducendo il carico chirurgico per le pazienti e garantendo un risultato estetico più naturale.

L’innovazione nel campo della chirurgia ricostruttiva presso l’Aou Senese non si limita al tessuto adiposo. Due progetti precedenti, avviati nel 2019 e nel 2020, hanno segnato tappe fondamentali in questo percorso:

-Matrici dermiche acellulari liofilizzate: Introducendo un rivestimento biologico per la stabilità delle protesi e la riduzione di complicanze, questo progetto, finanziato dall’OTT, ha già permesso la realizzazione di 114 interventi con risultati estremamente positivi.

-Criopreservazione del tessuto areola-capezzolo (NAC): Questa tecnica consente di preservare il complesso areola-capezzolo, quando non compromesso dal tumore, per un futuro reinnesto. Finanziato dalla Regione Toscana, il progetto ha già visto due applicazioni cliniche, garantendo migliori esiti estetici e psicologici per le pazienti.

"I tre progetti condividono un approccio innovativo, personalizzato e multidisciplinare", concludono il professor Casella e la dottoressa Pianigiani.

 

 

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