CHIANCIANO TERME, MINACCIA CON UN COLTELLO DA MACELLAIO UNA DONNA: DENUNCIATO

News inserita il 19-05-2016 - Cronaca Siena

Giornata impegnativa quella di Martedì scorso per la Polizia di Stato in tutta la provincia di Siena che hanno fatto scattare diverse denunce.


Giornata impegnativa quella di Martedì scorso per la Polizia di Stato in tutta la provincia di Siena.

Nella zona della Valdelsa i poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Poggibonsi hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio, insieme agli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Toscana di Firenze, nel corso del quale hanno identificato circa 45 persone e fermato oltre 15 veicoli, elevando tre verbali per violazioni al codice della strada. Gli agenti delle Volanti della Questura di Siena, durante l’attività ordinaria di prevenzione e controllo, hanno invece identificato circa 65 persone, effettuando, tra gli altri, un intervento per lite tra condomini e uno al reparto di Psichiatria dell’Ospedale, per un paziente problematico, entrambi risolti senza conseguenze. Nel corso della serata, gli stessi poliziotti hanno fermato un’autovettura, che al controllo risultava sottoposta a fermo amministrativo, che pertanto non avrebbe dovuto circolare. Al conducente è stato quindi elevato un verbale per oltre 700 euro di sanzione.

Gli agenti del Commissariato di Chiusi-Chianciano Terme, hanno invece denunciato per minaccia aggravata un 42enne residente a Chianciano Terme, a seguito della querela sporta da una cittadina straniera. La donna, nel tentativo di proteggere le figlie minori da false accuse da parte dell’uomo nei loro confronti, è stata minacciata con un coltello da macellaio.

Un’altra denuncia è scatta nei confronti di un 59enne vicentino, che a seguito di accertamenti investigativi svolti dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni della Sezione di Siena è risultato responsabile di violenza privata e truffa.

Dalle indagini avviate a seguito di una denuncia sporta dalla vittima, è infatti emerso che l’uomo aveva raggirato una giovane studentessa, che aveva pubblicato online un’inserzione per effettuare ripetizioni private.

Lo stesso le aveva fatto credere di essere un alto funzionario dello Stato e che avrebbe dovuto corrispondere una somma di circa 4000 euro per le tasse.

La giovane si era vista pertanto costretta a versare 100 euro tramite gli sportelli ATM dell’Ufficio Postale, bloccando fortunatamente i successivi versamenti, dopo essersi rivolta alla Polizia.

 

 

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