CHIANCIANO, SARTEANO E CHIUSI UNITI PER LA GIORNATA DELLA DIVERSITÀ CULTURALE

News inserita il 20-05-2016 - Eventi Siena

Amministrazioni unite per promuove il dialogo in collaborazione con l’Ente Gestore dei Centri di accoglienza dei tre Comuni.

 

Dopo l’adozione da parte dell’UNESCO della Dichiarazione Universale sulla Diversità Culturale, avvenuta nel 2001, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito la Giornata mondiale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo, con lo scopo di sostenere il dialogo fra i popoli. La giornata si celebra in tutto il mondo il 21 maggio di ogni anno e rappresenta un’occasione imperdibile per esaltare la cooperazione fra persone appartenenti a diverse realtà culturali. I Comuni di Chianciano Terme, Chiusi e Sarteano si sono uniti per promuovere un incontro, che si terrà a Sarteano presso il Teatro Comunale degli Arrischianti domenica 22 maggio 2016 alle ore 16,00. Nell’occasione sarà proiettato il film "Va' pensiero", prodotto dall'Archivio Memoria Migranti - AMM - (www.archiviomemoriemigranti.net/it). Saranno presenti il Presidente dall’AMM e Mohamed Ba la cui storia è narrata nel film. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione della "Venerabile Confraternita di Santa Maria della Misericordia di Chiusi", Ente Gestore dei Centri di accoglienza dei tre Comuni.
«La Giornata mondiale della diversità culturale – affermano gli Assessori alla Cultura dei tre Comuni – rappresenta una importante occasione di promozione e sostegno delle competenze interetniche. Iniziative come queste, specialmente condivise tra enti, possono contribuire a quello sforzo pedagogico a cui non sono chiamate solo istituzioni educative ma l’intera Europa, specialmente nei prossimi anni». «Di fronte all’avanzare delle migrazioni e alla successiva accoglienza e ripartizione fra gli Stati europei di centinaia di migliaia di rifugiati - proseguono - l’educazione alla diversità rappresenta, infatti, una risorsa per favorire la collaborazione anche fra identità diverse. All’interno di una stessa cornice di valori, diverse abilità e stili di vita possono far nascere idee originali, rendere ogni contributo fruttuoso, generando percorsi creativi non omologati ad una cultura dominante».
«Negli ultimi anni l’Italia, insieme alla Spagna, è diventata uno dei paesi di più forte immigrazione in Europa; tale situazione ha comportato grandi difficoltà di accoglienza e valutazione che impongono oggi, e sarà sempre più necessario in futuro, una riflessione collettiva su questa delicata vicenda storica», è quanto afferma il Presidente dell’AMM, Sandro Triulzi che sarà presente in occasione della presentazione del film "Va' pensiero", prodotto dall’AMM con la regia di Dagmawi Yimer, un rifugiato dall’Etiopia che racconta la violenza dal punto di vista di chi l’ha subita.
Il film “Va’ pensiero” racconta infatti due storie di aggressioni razziste - avvenute una a Milano nel 2009 e l’altra Firenze nel 2011 - e della complicata ricomposizione dei frammenti di vita dei sopravvissuti. Il 31 maggio del 2009 in pieno giorno a Milano viene accoltellato Mohamed Ba (50 anni, griot, attore e educatore senegalese residente in Italia da 14 anni) che porterà la propria testimonianza a Sarteano. La storia della seconda aggressione è quella accaduta a Firenze il 13 dicembre 2011 quando vengono colpiti, mentre sono al lavoro al mercato di San Lorenzo, Mor e Cheikh, immigrati anche loro dal Senegal e residenti a Firenze. Le storie dei tre protagonisti s’incrociano nel racconto delle loro drammatiche esperienze di vita e, malgrado tutto, le loro speranze di continuare a vivere in Italia, con la continua paura e incertezza di incrociare uno sguardo o un gesto che li riporti al momento dell’aggressione.
L'Archivio delle memorie migranti (Amm) è nato all’interno del progetto Confini sostenuto dalla Fondazione lettera27 presso l’Associazione Asinitas a partire dal 2008. Nel gennaio 2012 si è costituito in associazione di promozione sociale (Aps). L'Amm raccoglie un gruppo di autori, ricercatori, registi, operatori di terreno, migranti e non, impegnati nel tentativo di dare vita a un nuovo modo di comunicare, partecipato e interattivo, che lasci traccia dei processi migratori in corso e allo stesso tempo permetta l'inserimento di memorie 'altre' nel patrimonio collettivo della memoria nazionale e transnazionale. L'Amm, che ha sede a Roma, si compone di due aree di lavoro: il gruppo ricerche, che si occupa della produzione e archiviazione di testimonianze scritte e orali, e il gruppo audiovisivi, impegnato nella realizzazione di produzioni audio e video documentarie.

 

 

 

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