Presidente Giannetto Marchettini e Vice Presidente Erika Carrazza: "Aumentano tutti gli indici di settore, tuttavia c’è forte preoccupazione per il prevedibile calo dei prossimi mesi"
Il settore delle costruzioni si conferma un motore di crescita per l’economia locale, con i dati del primo semestre del 2024 che mostrano un aumento sia delle imprese attive sia dell’occupazione. Secondo l’analisi congiunturale della Cassa Edile di Siena, nella provincia si registrano 645 imprese edili attive, con un incremento del 2,05% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Gli operai occupati sono 2.794, in crescita del 4,16%, mentre i cantieri avviati sono stati 1.711. Tuttavia, nonostante questi segnali positivi, il settore guarda al futuro con preoccupazione a causa del previsto calo degli incentivi fiscali.
«Aumentano tutti gli indici di settore, tuttavia c’è forte preoccupazione per il prevedibile calo dei prossimi mesi» hanno dichiarato Giannetto Marchettini, presidente della Cassa Edile di Siena, ed Erika Carrazza, vicepresidente. «I dati mostrano una crescente presenza di lavoratori stranieri e una prevalenza di piccole e piccolissime imprese. La Cassa Edile di Siena è pronta ad affrontare il nuovo scenario, rafforzando il necessario sostegno a imprese e lavoratori, poiché il settore rimane cruciale per l’economia del Paese e del nostro territorio».
Nel primo semestre del 2024, il monte ore lavorate ha raggiunto i 2.151.887, con un aumento del 5,86%, mentre la media di ore lavorate per operaio è cresciuta dello 0,49%, passando da 127,90 a 128,38 ore. Questo aumento ha portato benefici anche ai salari: il reddito imponibile medio annuo è cresciuto del 10,22%, raggiungendo i 25.404.737 euro.
Marchettini ha sottolineato come l’esaurirsi del Superbonus e la cancellazione dello sconto in fattura e della cessione del credito potrebbero influenzare negativamente il settore. Inoltre, con la riduzione dell’aliquota al 36% per il bonus casa dal 2025 e la fine dell’ecobonus nel 2024, si prevede una progressiva correzione del mercato residenziale. «Il settore non residenziale dovrebbe dimostrare una maggiore resilienza, ma gli investimenti del PNRR e le opere pubbliche non saranno sufficienti a mantenere l’intero mercato stabile, bensì solo a rallentarne la caduta».
Nel primo semestre, sono stati avviati 1.711 cantieri, di cui 1.531 per lavori privati e 180 per opere pubbliche. Questo conferma l’importanza dell’edilizia privata, che continua a trainare il settore. Le ristrutturazioni rappresentano la quota più consistente, con 1.122 interventi privati e 52 pubblici. Anche l’edilizia produttiva ha registrato 167 nuovi cantieri, seguita da 167 nuovi edifici civili, 144 impianti elettrici e 69 opere stradali e ferroviarie.
Il presidente Marchettini ha ribadito la necessità di un cambiamento di rotta: «La diversificazione verso prodotti ad alto valore aggiunto e l'innovazione tecnologica saranno fattori chiave per le aziende del settore per affrontare le sfide future».
Un dato che emerge con chiarezza dall’analisi è la crescente presenza di lavoratori stranieri nel settore. Su un totale di 3.536 operai, 1.867 sono stranieri, mentre 1.669 sono italiani. La maggior parte degli operai stranieri proviene da Albania (26%, 481 lavoratori), Kosovo (314) e Romania (298). Inoltre, si è registrato un incremento nel numero di apprendisti, passati da 138 a 159.
Il tessuto imprenditoriale è caratterizzato da una forte prevalenza di piccole imprese. Su 645 aziende, 588 hanno meno di cinque dipendenti, 136 impiegano fino a 20 lavoratori, e solo quattro aziende superano i 40 addetti. La distribuzione geografica vede la Valdelsa al primo posto con 175 imprese, seguita dalla Valdichiana con 145 aziende e le Crete Senesi con 89.